L’AVVOCATO GRANATA.IL MOVIMENTO? “SONO IL RITORNO DEI TEMPI BELLI”
All’interno del forma televisivo “Tiro da 4: l’opinionista Gioacchino Granata ha offerto una lucida analisi del movimento cestistico calabrese, tracciando un bilancio delle squadre locali e delle loro prestazioni nel campionato in corso. Con il suo stile diretto e appassionato, Granata ha messo in luce luci e ombre del basket regionale, tra eccellenze e difficoltà strutturali.
Granata ha iniziato il suo intervento parlando della Viola Reggio Calabria, che ha iniziato il campionato in maniera straordinaria, dimostrandosi una delle squadre più competitive del girone. “La Viola è partita fortissima, mettendo a ferro e fuoco tutti i campi in cui ha giocato”, ha commentato Granata. Tuttavia, ha sottolineato come il campionato sia lungo e pieno di imprevisti: “Ci sono infortuni, come quello di Fernandez, che hanno pesato. E poi c’è il mercato, che può cambiare gli equilibri da un momento all’altro”.
“Parlare di un movimento roseo forse è esagerato. Ci sono eccellenze, come la Viola, ma il basket calabrese è ancora lontano dai fasti del passato”.
Granata non ha risparmiato un’analisi sulla situazione del Catanzaro, che sta vivendo una stagione complicata. “Catanzaro sta facendo una fatica incredibile. Con l’ultima sconfitta, probabilmente sta per dire addio alla salvezza”, ha dichiarato. La squadra, infatti, sembra aver perso il treno della salvezza diretta, nonostante alcune vittorie che avevano fatto ben sperare.
Granata ha poi allargato lo sguardo al movimento cestistico calabrese nel suo complesso. “Il nostro basket è sempre molto indietro rispetto ai fasti che tutti ricordiamo”, ha affermato. Tuttavia, ha riconosciuto che ci sono segnali positivi: “Spuntano iniziative e risultati che fanno ben sperare per il futuro”
Granata ha concluso il suo intervento con una riflessione più ampia sul futuro del basket calabrese. “Io sogno un ritorno agli anni gloriosi, quando il basket univa la comunità e ci faceva sognare. So che è impossibile, ma dobbiamo usare l’esperienza che abbiamo avuto come giocatori, dirigenti e tifosi per costruire qualcosa di positivo”.
Ha poi aggiunto: “Ci sono delle eccellenze, ma bisogna lavorare sulla base affinché queste non rimangano casi isolati. Il basket calabrese ha bisogno di un progetto sostenibile, che non faccia il passo più lungo della gamba, ma che sia in grado di crescere nel tempo”.