Serie A1

LBA con Brescia protagonista: una vetta che profuma d’impresa

Alle spalle un’estate di dubbi, davanti un inizio che profuma di sogno. La Germani Brescia guarda tutti dall’alto dopo tre giornate, unica squadra a punteggio pieno con tre vittorie su tre. Il marchio è quello di Matteo Cotelli, 38 anni, il tecnico più giovane del campionato, alla prima vera stagione da capo allenatore. Una partenza storica per il club lombardo, mai così in alto in solitaria, complice anche la penalizzazione di Trapani Shark ma soprattutto grazie a un gruppo che ha saputo costruire certezze dove, solo pochi mesi fa, c’erano incognite.

Promosso dopo un’estate movimentata e un’eredità pesante, Cotelli ha saputo ribaltare lo scetticismo iniziale. Si diceva che avrebbe faticato a gestire lo spogliatoio, e invece Brescia ha trovato solidità, carattere e gioco. Treviso, Trento e la neopromossa Apu Udine sono cadute una dopo l’altra, restituendo l’immagine di una squadra compatta, che alterna intensità difensiva a lucidità nelle scelte offensive. Più dei risultati, però, colpisce la tenuta mentale di un gruppo capace di reagire nei momenti difficili e di esaltarsi nei finali punto a punto, segno di un’identità già matura.

L’entusiasmo della piazza fa il resto. Il PalaLeonessa è tornato una fortezza e la Germani ha riscoperto il legame con i suoi tifosi. Giocatori esperti e talenti emergenti convivono in un equilibrio prezioso: ognuno conosce il proprio ruolo e il tecnico ha saputo trasformare la pressione in energia positiva. In un campionato dove la continuità è spesso la chiave, Brescia ha già mostrato una qualità rara: la capacità di far sembrare semplice ciò che in realtà è complesso, soprattutto per una squadra costruita in estate con tante novità.

La Germani si è ormai affermata come una delle sorprese più interessanti di questo avvio di stagione, guadagnando spazio anche nel panorama delle scommesse basket Serie A. Le valutazioni degli analisti sono salite fino a quota 8.00, un dato che riflette la crescente solidità e credibilità del progetto lombardo.

Davanti restano le corazzate Milano (2.00) e Bologna (3.00), ma le loro partenze non impeccabili — con una sconfitta a testa — suggeriscono che il divario, almeno per ora, sia meno netto del previsto. Non si tratta di un pronostico ardito, ma della conferma di come Brescia stia contribuendo a ridisegnare gli equilibri di un campionato storicamente dominato dai giganti.

Domenica il calendario prevede l’arrivo di Cantù, poi sarà la volta di Trapani, Milano e Trieste: un novembre intenso, fatto di sfide che misureranno la reale consistenza della capolista. Le prossime settimane diranno se Brescia potrà restare lassù o se questo avvio resterà soltanto un lampo. Per ora, resta una certezza: la Germani ha trovato la sua identità e un allenatore che ha saputo trasformare l’incertezza in forza. La vetta, oggi, non è più un miraggio. È una promessa da difendere.

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