Varie

Le Scarpe dei Sogni Sospesi, nel ricordo di Gus Tolotti

C’è un luogo dove i sogni non invecchiano mai, dove il tempo non segna falli, e il fruscio del pallone sul parquet è una preghiera laica. Quel luogo, per Gustavo Tolotti, era un intero universo racchiuso nel profumo di cuoio e gomma di un paio di scarpe da basket.
Pronunciare quel nome, ancora oggi, non è solo rievocare un atleta. È richiamare un sorriso pronto, uno sguardo luminoso, la grazia di un gigante. Se fosse ancora qui, in una di quelle serate revival Panasonic dove l’aria sapeva di nostalgia e gloria, lo vedremmo condividere sorrisi e canestri, tessendo ancora una volta la magia su quel rettangolo di gioco.
Ma Gus non c’è più. E con lui se n’è andata la sua dolce Angela, cuore e faro, che nel dolore ha trovato la forza di fondare l’associazione Gusport, per tenere viva quella fiamma.
Oggi, quell’associazione è più viva che mai, un faro di sport e memoria alimentato dall’amore di figli, parenti e amici. E il Playground di Montepaone Lido ne sa qualcosa.
Francesco, pallavolista dal tocco deciso e fidanzato profondamente innamorato, voleva un regalo per Gaia, la figlia di Gus.
Non un semplice oggetto, ma un ponte. Un modo per consegnarle un pezzo dell’eroe che porterà sempre nel cuore.
Si è rivolto a Clessio, un artigiano dei sogni, uno specialista mondiale capace di imprigionare anime e leggende nella tela e nella gomma di un paio di sneakers. E Clessio ha creato un’opera.

Non sono semplici sneakers. Sono una telecronaca silenziosa. Su quella tela, Clessio ha dipinto l’attimo di pura, folle grandezza: la stoppata di Gus alla maestà Michael Jordan. È lì, ferma per l’eternità..

Show Buttons
Hide Buttons