Livorno-Milano, cosa successe?

 

 

Sabato, 27/05/1989

Incredibile l’epilogo delle finali scudetto di basket. Si giocava la gara decisiva nella bolgia di Livorno dopo che l’Olimpia aveva sprecato il match-ball contro i labronici a Milano appena due giorni prima.

Descrivere la gara è relativamente facile, quello che è successo dopo un pò meno.

L’Olimpia è stata avanti per gran parte del tempo, grazie all’esperienza e al “mestiere”, trovando punti insperati da un Albert King che si è miracolosamente svegliato nella gara più importante della stagione. Livornesi un pò più contratti, ma che non mollano mai, trascinati da un monumentale Wendell Alexis, atleta che non trovò fortuna qualche anno dopo in canotta Viola, marchiata Pfizer, sostituito durante la stagione dall’Nba Randy White.

Ma veniamo al finale al cardiopalma, che rimarrà negli annali della storia di questo sport e che fortunatamente mi sono videoregistrato. A poco più di trenta secondi dalla fine della partita, la Philips è avanti di un punto, 86 a 85, con il possesso di palla.  D’Antoni gestisce palla fino al limite dei trenta secondi e trova Premier (nervosissimo oggi, poco prima ha tirato l’asciugamano al telecronista Gianni De Cleva mentre tornava in panca) oltre la linea dei tre punti. La bomba si spegne sul ferro con Alexis che cattura il rimbalzo. A questo punto mancano 4 secondi alla fine. Alexis scarica su Fantozzi che avanza in palleggio fino quasi a metà campo. Ci si aspetta un tiro da lontano e invece Fantozzi pesca Forti sotto canestro. A questo punto il cronometro è già a zero da circa mezzo secondo quando Forti appoggia a canestro, subendo pure il fallo di Meneghin.

Subito si scatena il finimondo, con la panchina milanese che richiede (giustamente, come si vedrà più chiaramente dopo) l’annullamento del canestro. Gli arbitri – considerando anche che il parquet è stato invaso da tifosi livornesi – non hanno però il coraggio di annullare. Premier – tra i più polemici – viene preso a calci nel sedere da un “signore” che si scoprirà essere un addetto stampa di Livorno. Pupuccio, com’è affettuosamente chiamato Premier dai suoi tifosi, però è uno che non avrebbe paura a fare a pacche con Tyson e reagisce. Subito viene aggredito da una folla di scalmanati e se non fosse stato per l’intervento di Restani e Carera chissà come sarebbe andata a finire. Lo show in diretta finisce con Premier che esce col medio alzato verso i tifosi labronici che lo coprono di sputi e monetine.

I milanesi apprendono la notizia dell’annullamento del canestro di Forti qualche minuto dopo e festeggiano lo scudetto negli spogliatoi, da dove potranno uscire in nottata solo in cellulare.

Ai livornesi rimane la rabbia, ma a me sembra che le immagini parlano chiare, tempo scaduto e canestro non valido.

Reggioacanestro.com


 

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