MATTEO MIGLIACCIO ORGOGLIO DI CALABRIA: HA ARBITRATO LA FINALISSIMA SCUDETTO UNDER 17
Mentre il basket calabrese fatica da tanti anni a tornare alle finali nazionali di categoria – assenza che perdura ormai da troppe annate agonistiche sia nel maschile che nel femminile – una buona notizia arriva dal mondo arbitrale. Matteo Migliaccio, giovane fischietto del GAP Catanzaro, èha diretto la finale scudetto Under 17 maschile tra Cantù e Trento.
Un riconoscimento prestigioso che premia il suo impegno, competenza e passione.
Ad affiancarlo in questo importante appuntamento c’è statoSamuele Riggio da Siderno, altro giovane arbitro emergente, nominato come arbitro in standby della finale. Riggio, figlio di casa YMCA e già compagno di avventure di Migliaccio in Serie B, rappresenta un’altra speranza per il movimento arbitrale calabrese, movimento che ha bisogno di numero e traino.
Mentre le squadre regionali continuano a lottare per ritrovare la strada delle finali nazionali, il successo di questi giovani arbitri dimostra che la Calabria può comunque brillare nel panorama cestistico italiano, seppur in un ruolo diverso. Un segnale positivo che fa ben sperare per il futuro.
L’Aquila Basket Trento è Campione d’Italia Under 17 Eccellenza 2024/2025.
I trentini hanno battuto, nella finalissima di Chiusi (Siena), la Buelli&Rasero Cantù col punteggio di 80-69 chiudendo di fatto la stagione delle Finali Nazionali FIP.
Migliori marcatori della finale, per Trento, Niang (MVP dell’ultimo atto) e Barra con 18 punti. In doppia cifra anche Vergnaghi (15) e Machetti (12). Doppia doppia da 13 punti e 11 rimbalzi per Capitan Triggiani.
Dopo aver perso contro l’Olimpia Milano in finale lo Scudetto Under 19 Eccellenza, Trento si prende il titolo Under 17 Eccellenza trascinata proprio da Niang, Triggiani e Machetti, in campo anche a Roma.
Per i canturini 19 punti di Simone Ventura, 18 di Bandirali e 16 di Redaelli.
Al terzo posto si classifica la Unahotels Reggio Emilia, che nella finalina del pomeriggio ha superato la Vis 2008 Ferrara 103-95.
All’Aquila Basket Trento Campione d’Italia e a tutte le partecipanti i complimenti del Presidente FIP Giovanni Petrucci.
Qui i risultati, le cronache e i tabellini della prima giornata (16 giugno)
Qui i risultati, le cronache e i tabellini della seconda giornata (17 giugno)
Qui i risultati, le cronache e i tabellini della terza giornata (18 giugno)
Qui i risultati, le cronache e i tabellini degli Spareggi (19 giugno)
Qui i risultati, le cronache e i tabellini dei Quarti di Finale (20 giugno)
Qui i risultati, le cronache e i tabellini delle Semifinali (21 giugno)
Finali (22 giugno)
Pall. Cantù-Aquila Basket Trento 69-80
Trento in versione super in avvio di partita. Inizio pazzesco e parziale di 0-8 in due minuti. Il break si allarga e la panchina di Cantù è obbligata a chiamare tempo. 0-14 per l’Aquila, che continua a macinare gioco e punti. Ai canturini servono cinque giri di orologio e un viaggio in lunetta per togliere lo zero dal tabellone. Iniziano ad arrivare punti dal campo per i lombardi che, con pazienza, entrano in ritmo. Trento è però brava e lucida a rispondere: a tre minuti dalla prima sirena è 10-22. Ritmi alti e Aquila ancora padrona della situazione. Le squadre vanno a riposo sul 18-29. Cantù prosegue nel suo percorso di riavvicinamento, il parziale di 4-0 nel primo minuto e trenta secondi del quarto di rientro costringe Trento a fermare le operazioni. Partita completamente riaperta, Cantù ad un solo punto di margine con il break di 18-8 in sei minuti. Rimonta completata e sorpasso per i lombardi che si sono decisamente scrollati di dosso il torpore dell’inizio. Di Triggiani l’ultima parola nel primo tempo: tripla e squadre negli spogliatoi sul 40-44. Trento inizia il terzo quarto con le marce alte e provando a ripetere l’andamento del primo. Aquila avanti 42-52 e time out Cantù. Di nuovo in campo, i lombardi non riescono a carburare mentre dall’altra parte Trento aumenta la dote salendo sul più undici. Scava ancora il solco l’Aquila con Niang in formato gigante (18 punti e 4 stoppate). Le squadre vanno a riposo per l’ultimo mini intervallo sul 52-64. Trento sulle ali dell’entusiasmo a ridosso dei venti di margine, Cantù non è però battuta e con pazienza dimezza. Ultimi quattro minuti, le squadre peccano in precisione ma non in intensità. L’Aquila dà l’impressione di essere più lucida e il campo la premia. È Trento a vincere 80-69 e laurearsi campione d’Italia.
“Siamo stati bravi– ha detto coach Nicolò Gilmozzi – abbiamo completato una buona settimana, siamo cresciuti di partita in partita e in questi contesti è importante. Abbiamo giocato con tranquillità e concentrazione. Siamo partiti molto bene, il che aiuta, e poi abbiamo resistito fino alla fine. I ragazzi sono giovani, parliamo comunque di Under 17, qualcuno ha maturato esperienza anche in categorie superiori, ma è comunque un punto di partenza. Sono stati bravi e adesso devono godersela“
Pall. Cantù-Aquila Basket Trento 69-80 (18-29; 22-15; 12-20; 17-16)
Cantù: Molteni 3 (0/3, 0/7), Redaelli 16 (1/7, 3/10), Rossi, Zimonjic 2 (1/5, 0/1), Ventura 19 (7/12, 0/4), Malano 9 (3/6, 0/1), Ghirardi n.e., Fortis n.e., Panceri 2 (1/2, 0/1), Bandirali 18 (5/9, 1/2), Bagordo (0/1, 0/2), Pavese (0/1); All. Bonassi
Trento: Dalla Bernardina 2 (1/2, 0/2), Santini 2 (1/3, 0/2), Fezzani n.e., Vergnaghi 15 (4/7, 2/4),
Cheickh Niang 18 (3/6, 3/8), Cattapan n.e., Chemelli, Barra 18 (3/4, 4/11), Alba (0/1), Krizman n.e., Triggiani 13 (5/6, 1/3), Machetti 12 (2/3, 2/6); All. Gilmozzi