Maurizio Biggi: “L’arbitraggio è formazione. E in Calabria serve sostegno ai giovani”
Il Responsabile Nazionale degli Istruttori Arbitri del Settore Giovanile a Reggio Calabria per il clinic in memoria di Gaetano Gebbia: “Il ricordo di un uomo che univa. Oggi serve rete tra società e istituzioni per far crescere i nuovi talenti”
Speciale Clinic Gaetano Gebbia- di Giovanni Mafrici – REGGIO CALABRIA – “Un dolore che brucia, ma anche l’orgoglio di portare avanti la sua lezione”. Maurizio Biggi, arbitro di Serie A dal 1988 e Premio Reverberi 2024 come miglior fischietto italiano, non nasconde l’emozione nel partecipare al clinic calabrese dedicato a Gaetano Gebbia, figura storica del basket regionale.
“Lui credeva nel lavoro sinergico – racconta Biggi – Quando tre anni fa ho puntato sui fondamentali nella formazione arbitrale, mi disse: ‘È la strada giusta’. Avevamo la stessa visione: basket come palestra di vita”. Un ricordo che si intreccia con la storia arbitrale calabrese: “Negli anni ’90 promosse corsi epocali, come quel maxi-corso Panasonic con oltre 100 iscritti. Oggi servono nuove strategie”.
Biggi svela la rivoluzione in atto:
“Dal 2021 scoutizziamo gli arbitri per annate, come si fa con i giocatori. Vogliamo profili completi: un 2008 che oggi arbitra under 13 domani potrebbe essere il nuovo Paolo Quacci”.