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NUOVO COMPITO, STESSA ANIMA, LA CONFERENZA STAMPA DI SANDRO SANTORO

Il Podcast integrale dalla Conferenza Stamp nero-arancio:sono intervenuti, il Presidente della Pallacanestro Viola Laganà,il Dirigente Calafiore ed il nuovo Marketing Strategist, Sandro Santoro

DIRETTA A CURA DELLA PALLACANESTRO VIOLA

La sintesi

CARMELO LAGANA’ (PRESIDENTE – PALLACANESTRO VIOLA)

La società non è ferma, continua a lavorare giorno dopo giorno ed oggi è orgogliosa di presentare Sandro Santoro.

A margine del discorso affettivo, il settore marketing e comunicazione verrà guidato grazie alla sua grandissima esperienza per dare continuità importanti ai nostri progetti che non si fermano solo all’acquisto di un giocatore.

Siamo determinati ma non vogliamo fare gli errori del passato.

Non vogliamo fare follie.

Vogliamo stare con i piedi per terra e lo facciamo giornalmente con etica: questi valori vogliamo trasmetterli anche a Sandro Santoro.

FRANCO CALAFIORE (DIRIGENTE PALLACANESTRO VIOLA)

Senza dubbio è una grande emozione.

Mi ritrovo a pensare i trascorsi che ci hanno dato un esempio di come si possono ottenere i risultati con l’impegno e con il lavoro.

Santoro è stato il nostro capitano che ha fatto gioire tutta la città e non solo.

Il pubblico ha vissuto questo Mito, il Mito del Giudice.Sandro è stato l’orgoglio. L’abbiamo sentito come calabrese a tutti gli effetti.

Si è legato la città in maniera viscerale, un esempio per tutti, anche per i suoi compagni.

Quando l’ho visto al circolo del Tennis, ho avuto una sussulto, non pensavo di incontrarlo.

Al Tennis, ha avuto un accoglienza bellissima:un uomo di casa che è ritornato a casa.

I grandi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Sandro Santoro (MARKETING STRATEGIST- PALLACANESTRO VIOLA)

Grazie per le belle parole.

Un grazie particolare al Presidente Laganà per avere avuto il coraggio di prendere in mano una situazione che non era affatto facile.

Una responsabilità grossa di rappresentare la città attraverso lo sport.

Un grande grazie a Giuse Barrile, eravamo rimasti in contatto durante questo tempo.

Sensazione molto emotiva.

Tornare a Reggio è sempre stato un grande piacere.

Reggio rappresentata tanto per la mia vita e per la mia famiglia.

Tornare a casa è un momento speciale.

Devo dire due cose importanti:

La prima è che ho scoperto qualcosa che mi ha fatto molto piacere.

Dal primo confronto con Laganà, dopo la sua esposizione sul lavoro svolto,dopo aver parlato con gli addetti ai lavori del settore che mi troverà coinvolto ho visto efficenza.

C’è una base di lavoro notevole.

Cosa che non si trova dappertutto.

Da qui è nata l’idea del mio ruolo di testimonial che offrirà un supporto all’area Marketing e Comunicazione, senza trascurare, l’Academy, il settore giovanile che è un qualcosa che non può fare a meno di essere sviluppato.

Coinvolgere le famiglie vuol dire trasmettere passione anche verso le gare ufficiali.

Dobbiamo essere pronti a tutto.

Non mi occuperà di tecnica o area sportiva.

Non mi ritengo essere una persona presuntuosa.

L’umiltà è la mia arma.

Non conosco approfonditamente il campionato di Serie B ma mi fido ciecamente di quello che stanno facendo il Coach Bolignano ed il Gm Barrile che hanno costruito una squadra con il meglio che si poteva realizzare.

Abbiamo passato momenti straordinariamente difficili: la pandemia ha stravolto tutti gli asset, tutti i mezzi con cui si poteva comunicare.

Occorre riscoprire l’identità di essere reggini:il nostro obiettivo.

La coerenza tra ciò che si fa e ciò che si pensa.

Cercare di vivere quest’esperienza come una storia sportiva che diventi un sogno dove si può sognare ad occhi aperto o ad occhi chiusi.

Ci sono esperienze sportive che sono nate da algoritmi economici: a Reggio serve l’anima, è un percorso diverso, e Reggio ha un’anima.

Quando giocavo cercavo di recuperare la mia identità vincendo le partite.

Quando vincevo mi sentivo realizzato, quando perdevo il totale contrario.

Questo dura un attimo: ero consapevole che successivamente arrivava una partita successiva.

Dobbiamo ragionale così:c’ è sempre una partita successiva.

Vincere? Magari non oggi, ma c’è sempre un domani e dobbiamo essere pronti.

E’ un insegnamento che mi ha impartito il Giudice Viola:i confronti con lui mi hanno fatto crescere. Lui è sempre con noi.

I suoi insegnamenti sono uno strumento per migliorare.

Torno in città dopo 15 anni: sono stato un giovane dirigente ma non ero quello che sono oggi.

Oggi ho acquisito un bagaglio di esperienza che non è solo professionale ma anche umano che voglio mettere a servizio della Pallacanestro Viola.

Lo faccio perché credo fermamente in questa città e nella su gente.

Parlo di tutti: addetti ai lavori, stampa, sponsor, stampa, attività commerciali, tifosi.

Credere in questa città, mi è sembrato semplice e naturale nonostante le difficoltà.

Sono veramente felice.

Lavoreremo in team.

Il collettivo può fare la differenza:non tutti la penseremo allo stesso modo ma attraverso il dialogo proveremo a coinvolgere anche pensieri differenti.

Ringrazio il Presidente per questa grande opportunità.

Un’opportunità che mi farà vivere di pallacanestro nel posto dove sono nato cestisticamente, tutti quanti insieme, saremo sempre di più.

Il fuoco cova sotto la cenere, bisogna solo fare arrivare una botta di vento.

Il resto sarà una conseguenza naturale.

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