PALL.VIOLA, OGGI LA SFIDA CONTRO TARANTO AL PALACALAFIORE

Confermare il Trend casalingo degli ultimi tempi, cercando un tris dopo le vittorie che hanno chiuso il 2021 contro Monopoli e Cassino.

Dimenticare immediatamente la sconfitta, cocente e malgiocata in casa della Virtus Arechi Salerno.

Cercare l’aggancio all’ottavo posto nei confronti del Cus Jonico Taranto in piena zona PlayOff, sempre che, Pozzuoli non riesca contemporaneamente nell’impresa a Bisceglie.

I microbiettivi sono questi:Tra mille problematiche, enunciate nel pregara dal tecnico Bolignano(Covid incluso), la Pallacanestro Viola prova a rialzare la testa.

Serve l’impresa contro una squadra preparata e ben allenata come il Cus Jonico Taranto del confermato Olive.(nella passata stagione fu grande impresa per i nero-arancio che fermarono l’imbattibilità dei rosso-blu)

No, non parliamo più della corazzata che ha dominato interamente la stagione regolare della passata stagione.(in quel roster atleti come Stanic,Bruno,Morici,Matrone e non solo)

L’unico Survivor è il bravo Diomede.Gara dell’ex per Bruno Duranti, arma in più dei rosso-blu nella passata stagione.

Probabilissima assenza per Fortunato Barrile(insieme all’infortunato di lungo corso Lazzari) che dovrebbe tornare a disposizione dalla prossima sfida nella prima del girone di ritorno contro la Del.Fes. Avellino di Giovanni Benedetto.

Percorso tra alti e bassi per i rosso-blu che a fine 2021 batterono con forza Bisceglie e sono reduci dal successo preventivatile, ma non facile contro Formia.

Riziero Ponziani è un lungo che sa il fatto suo, Giovanni Gambarota ha sempre brillato contro i reggini.

Alberto Conti è l’atleta più costante anche in fase offensiva. In regia c’è il finnico Hugo Erkmaa. Attenti all’esperienza di Sergio ed alla gioventù di Klanskis.

Arbitrano la sfida Adriano Fiore di Casal Velino e Roberto Eugenio di Napoli.

Biglietteria aperta in casa nero-arancio con la speranza di vedere più presenze rispetto alle ultime uscite casalinghe. Esiste un limite del 35% per l’impianto ma grazie alla “grandezza” del PalaCalafiore, il problema “posti” non sussiste. Sarebbe un sogno occupare la metà della capienza prevista da normativa.

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