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Pallacanestro e inclusione: Claudio Todaro sulla nascita del Baskin a Vibo Valentia

Claudio Todaro, coach della pallacanestro di Vibo Valentia, ha raccontato con passione e determinazione il percorso che ha portato alla nascita del progetto baskin nella sua città su Tiro da 4, format in onda su ReggioTv. Durante un incontro dedicato allo sport inclusivo, Todaro ha condiviso la visione e gli obiettivi che lo hanno spinto a credere in questa disciplina, nata per integrare atleti con e senza disabilità.

La volontà di partire: un sogno che diventa realtà
“La nostra volontà di partire con il baskin nasce da un po’ di tempo, circa un anno fa, ma in realtà è un’idea che ci portavamo dentro da prima”, ha spiegato Todaro. “Ogni volta che arrivava una famiglia o un genitore a chiedere: ‘Mio figlio vuole fare sport, ma ha delle problematiche’, ci siamo posti una domanda: come possiamo dire di no a chi ha voglia di fare attività sportiva? Quando abbiamo scoperto il baskin, quasi casualmente, si è accesa una lampadina. Abbiamo capito che c’era qualcosa che potevamo fare per consentire a tutti di praticare sport”.

Il coach ha sottolineato come il basket sia stato il punto di partenza: “Noi facciamo pallacanestro da tanto tempo, e l’idea di far conoscere questo sport anche a chi, materialmente, avrebbe difficoltà a praticarlo, ci ha spinto a muoverci. In passato, abbiamo avuto alcuni ragazzini con disabilità che sono venuti in palestra, e li abbiamo accolti tutti. Per noi era brutto dire di no, anche se non eravamo preparati a gestire certe situazioni. Ora stiamo cercando di crescere e di far sì che questa esperienza si ampli anche a Vibo Valentia”.

Il baskin: una sfida da affrontare con cura e cultura cestistica
Todaro ha poi parlato delle sfide legate al baskin: “Bisogna studiare, aggiornarsi e avere la giusta cultura cestistica. Il baskin prende le mosse dalla pallacanestro, ma richiede un approccio diverso. Ci sono ragazzi che, pur non facendo canestro, tornano a casa felici. E questo è il punto di partenza: la cura verso questi ragazzi, che vanno seguiti passo dopo passo. Il livello può variare, ma l’importante è stargli vicino con attenzione e rispetto”.

Gli obiettivi per il futuro
Guardando al futuro, Todaro ha espresso un sogno ambizioso: “Il mio obiettivo è creare qualcosa per tutti. Ormai vivo la pallacanestro non solo a livello agonistico, ma anche come strumento sociale. Voglio riuscire a togliere i ragazzi dalla strada, farli avvicinare allo sport e, allo stesso tempo, ampliare questa opportunità anche alle persone con diverse abilità. Portare il baskin a Vibo Valentia sarebbe il massimo per me”.

Claudio

Todaro ha concluso con un messaggio di speranza: “Il baskin non è solo uno sport, ma un’opportunità per abbattere barriere e costruire ponti. A Vibo Valentia stiamo muovendo i primi passi, ma siamo determinati a far crescere questo progetto. Crediamo che lo sport possa essere un potente strumento di cambiamento, e vogliamo esserci, passo dopo passo”

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