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PALLACANESTRO VIOLA AL LAVORO, LA MISSIONE IMPOSSIBILE VERSO UNA SVOLTA DECISIVA

La laboriosa e tardiva strada verso la programmazione totale del campionato è in dirittura d’arrivo.
Nei prossimi giorni, 24/48 ore al massimo, dopo aver divulgato a mezzo stampa, in maniera inedita, la proposta di contratto al Gm Giuse Barrile, i nero-arancio potrebbero finalmente accendere i motori per la nuova stagione.

Dopo il comunicato d’incarico, la nuova volontà nel continuare le complicate e dispendiose operazioni gestionali per la stagione 2022-23, i reggini, con Barrile al comando dovranno costruire un roster con quel che è rimasto libero sul mercato.

Il Gm dei reggini ci ha abituato ad imprese simili facendo affidamento sul mercato globale ai tempi della Serie A, portando in Calabria talenti del calibro di Joe Bunn ed Antony Maestranzi.
Oggi,il compito, sarà ancora più arduo vista la ristrettezza dei free agents del basket Italiano.

Procuratori pronti e con liste alla mano: prima occorrerà risolvere il nodo legato allo staff tecnico e successivamente ingaggiare il meglio che si potrà trovare ad agosto inoltrato,chiaramente, per evitare le ultimissime piazze modello Formia della passata stagione(con tutto il rispetto del mondo).
Il dato significativo e da non sottovalutare è che, la nuova e “strana” formula del campionato, in mezzo alla nuova ed ennesima riforma.

La politica del Presidente Laganà di non fare il passo più lungo della gamba è meritoria ma, ovviamente, ha portato ad un ritardo clamorosamente grande.
Lo stesso, sta continuando anche in queste ore, nel provare a potenziare l’aspetto soci, sponsor e voglia di accordi e dialoghi(probabilmente anche in questo esatto momento),anche con altre realtà reggine.
Il numero uno dei nero-arancio,così come raccontato dalla missiva del Supporters Trust ha grandissima voglia di non voler vedere fallire il proprio progetto.
Per il presente e per il futuro,infatti,toccherà sin da subito toccherà coinvolgere maggiormente l’area sponsorship, vero nucleo vitale in un basket dove non esistono diritti Tv(anzi si paga per vedere e produrre le proprie partite) ed i premi Nas, per chi è nato solo 3 anni fa passando dal Palacolor di Pellaro al Palasojurner di Rieti rappresenta una sorta di boomerang con nessun incasso e costi da capogiro.
Non vogliamo fare gli avvocati di nessuno ma, tristemente, chi non ha per ragioni temporali o gestionali lavorato in relazione ai parametri, creando giocatori, fidelizzandoli ed eventualmente vederli volare via verso altri team usufruendo dei “parametro”, ha avuto sempre vita breve nell’ultimo ventennio, secondo una normativa tanto discussa e maledetta ma mai eliminata dalle Disposizioni Organizzative federali.
Rendere stabile un progetto sportivo di questo calibro, in mezzo alle scellerate direttive dei gironi di Fip e Lega(regalare due giocatori agli altri team per effettuare viaggi e soggiorni impossibili non è il massimo della vita), considerando la situazione economica delle imprese cittadine ed un coinvolgimento  della gente neanche vicino alle sufficienza è davvero affare complesso ma, da quel che trapela, anche in questo caso la voglia degli appassionati tifosi al comando sembra averla spuntata.

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