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“PANASONIC E DINTORNI”, LE EMOZIONI DI GIUSVA BRANCA

L’appuntamento del mercoledì con Rac Live ha emozionato e continua ad emozionare.Ringraziamo tutti gli amici e gli sportivi che hanno gioito con noi per le parole dei nostri Miti! Questa sera alle ore 21.00 trasmetteremo in “seconda visione”, la puntata con il Presidente Gianni Scambia e con i quattro moschettieri Sandro Santoro,Roberto Bullara,Donato Avenia e Gustavo Tolotti. Tra questi, c’è un giornalista, non un giornalista qualsiasi per la storia della Viola Reggio Calabria.

Che spettacolo Direttore Branca: grazie mille per il pensiero!

La nota social di Giusva Branca

SANTORO, BULLARA, AVENIA, TOLOTTI…E TANTI ALTRI…CHE GRANDE PRIVILEGIO CI E’ TOCCATO. GRAZIE PER AVERCENE RICORDATO IL VALORE, GIANNI MAFRICI…

Carissimo Gianni Mafrici, non ho potuto guardare in diretta la tua trasmissione dell’altro giorno con i grandi della Panasonic e mi sono preso del tempo perchè volevo guardarla con calma e senza nessuna distrazione. Io voglio solo ringraziarti dal profondo del cuore; con questa trasmissione tu hai accarezzato i nostri, di cuori. Un pò sgualciti, ammaccati, ma sempre vivi nella condivisione di quei valori – umani e sportivi – di quella Viola.
Poi, ancora oggi, degli Amici fraterni che quei tempi, quel basket mi hanno regalato per la vita, come Sandro Santoro, Donato Avenia”, Gustavo Tolotti e Roberto Bullara, hanno saputo, ancora una volta, farmi pensare in profondità, ricordare con leggerezza e ridere di gusto, con l’arte del cazzeggio e del dissacrare che accompagnavano le nostre giornate, da coetanei che vivevano – loro in campo e io col privilegio di raccontare quella storia che loro scrivevano – un’epoca straordinaria.
Eravamo giovani, belli (vabbè, bello solo il Capitano…), con qualche soldo in tasca e vivevamo dentro una bolla. Appresso a quella Viola, di questi miei Amici, mi sono avviato sulla mia strada assecondando la tendenza innata al racconto, alla scrittura, alla testimonianza; insieme abbiamo gioito, pianto, girato il mondo, frequentato mille e mille volte i tavoli de “La Sosta”, vissuto assieme cose personali inconfessabili (anche dopo 30 anni), vissuto all’interno di una favola pazzesca.
Loro la scrivevano, io ed altri avevamo la fortuna e il privilegio di raccontarla e tutti assieme la vivevamo, questa favola meravigliosa.
E nel frattempo i legami diventavano di ferro.
Perchè questi giocatori non erano solo Campioni, ma erano uomini.
Uomini per bene, uomini semplici, uomini che conoscevano il sapore del sacrificio, uomini che avevano nell’anima il “sentiment” del territorio, della gente; di quella gente che li ha amati con tutta se stessa. Ricambiati.
Grazie, Campioni.
Grazie, Amici miei.
Per sempre.
P.S. Maestri di vita come Gianni Scambia e Peppino Viola sono fuori dal discorso, sono stati e sono dei giganti, immensi. Per umanità, competenza, equilibrio, serietà, disponibilità. Loro meritano un discorso a parte…

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