Paparella detta le regole

 

 

Come hai appreso di questo tuo nuovo ingaggio? Come ti senti da nuovo giocatore della Viola?

R:Mi sento benissimo. Sono carico e con tanta voglia di iniziare. Arrivo in una società assolutamente importante. Credo che sarà un anno all’interno del quale ci potremmo togliere tante soddisfazioni.

A Reggio, dopo l’anno scorso e la finale persa credo ci sia quella voglia di vincere che può diventare determinante.

Tornare al Sud e ritrovare il “calore della gente” mi rende contento e soprattutto in rampa di lancio per iniziare questa nuova avventura.

Che ricordi hai della tua prima stagione in Calabria, in C1 a Lamezia tante stagioni fa?

 

R:Ho dei bellissimi ricordi perchè comunque fu una grandissima squadra per quanto riguarda il gruppo, per quanto riguarda il fattore umano. Peccato perchè alla fine non abbiamo fatto benissimo. Ho dei bei ricordi, mi son trovato molto bene perchè da quelle parti ci son dei posti assolutamente spettacolari.

 

Il Direttore Generale Gaetano Condello ha cercato di “celare” l’interesse per te, probabilmente per allontanare la concorrenza.All’inizio del mercato venivi identificato come la prima scelta ideale per la “cabina di regia” nel ruolo di play.

Si stanno attrezzando tante buone squadre, una su tutte il tuo Agrigento.Attualmente a tuo avviso i siciliani sulla carta sono più forti della Viola?

 

R:Io penso che le squadre non vanno fatte e valutate con i nomi dei giocatori. Penso che al momento sia Agrigento che Viola hanno due ottimi roster con all’interno dei giocatori fortissimi, dunque penso che al momento siano sullo stesso livello. Sono convinto che le squadre bisogna crearle in palestra ed in allenamento. C’è il bisogno che tutti marcino verso la stessa parte e verso lo stesso obiettivo.

Credo che quello fa la differenza: penso che se una squadra ha un giocatore più forte rispetto ad un’altra in questo gioco non conta molto.

Quando ho vinto la B2 con Agrigento, sulla carta non avevamo assolutamente la squadra più forte del torneo ed invece è andata come è andata.Credo che la Viola abbia gia una squadra forte e che ce la possiamo benissimo giocare con tutti.

 

In tanti si ricordano la tua doppia promozione con Agrigento.C-B-A!Per capirci sei partito dalla C Dilettanti in compagnia del reggino Andrea Pellicanò e del coach ex Cap(da giocatore) Luca Corpaci ed hai conquistato una doppia promozione da favola.A tuo avviso nel basket moderno confermare tanti elementi dello stesso gruppo ed ottenere due promozioni di fila è stato un caso particolare?

 

r:Si, io credo nell’omogeneità nel gruppo. La forza di quell’Agrigento era quella. Hai nominato adesso Andrea Pellicanò. Andrea nell’anno della C1 era un giocatore fondamentale non ho mai capito perchè non venne confermato l’anno dopo.Eravamo un gruppo super, solo così si vincono i campionati.

 

Conosci gia i tuoi nuovi compagni?

 

R:Ho giocato gia con Marco Caprari ad Agrigento in A Dilettanti: lui è un grandissimo giocatore(entrambi in foto durante un Time Out con Agrigento in A). Con Gambolati ho giocato contro nei PlayOff del campionato appena trascorsi,Marmugi lo conosco pure, bene o male li conosco quasi tutti spero che anche loro la pensino come me, spero che siano delle brave persone e che vogliano fare gruppo come me.

Ed il coach?

 

R:Non personalmente ma conosco la sua storia da grande giocatore e da grande playmaker.

Lui giocava a Capo D’Orlando, probabilmente il suo ultimo anno ed io ero uno dei ragazzini dell’Atri e lo guardavo estasiato cercando di carpirne qualche segreto.Sono sicuro che avrò da imparare da lui.

Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com

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