Pollino Basket, la stella Arian Gutierrez: “Battere Pozzuoli? Emozioni forti, ho perso la voce”
Il Podcast da Tiro da 4– “Ho perso la voce, una partita con troppe emozioni”. Arian Gutierrez, stella della Pollino Basket, non nasconde l’entusiasmo dopo la vittoria contro una delle “corazzate” del campionato come Pozzuoli, team che poteva vantare su giocatori del calibro di Gulley,Ordine,Tartamella e non solo. “All’inizio dell’anno era impensabile”, ammette l’argentino. “È stata intensissima. Poi, quando siamo riusciti a imporre il nostro gioco, abbiamo preso quei punti di vantaggio che ci hanno portato a casa la vittoria. La chiave? La chimica. Abbiamo trovato l’intesa e abbiamo eseguito alla lettera quello che ci ha chiesto il coach Mucci”.
Un Coach, il suo, che ha voluto fortemente Gutierrez a Castrovillari. “Con Gianfranco? Siamo prontissimi. Lo conosco da tanti anni!”“Lui è stato in Argentina e quando sono venuto la prima volta in Italia c’era già lui. Con lui ho un rapporto che va oltre quello di allenatore e giocatore, siamo amici”.
Quello che si respira a Castrovillari, intanto, è entusiasmo puro. “Il palazzetto era pieno, è bellissimo giocare in un ambiente così, incredibile. Quando vinci, vedi la gente, la società, tutti contenti. È una cosa veramente bella”.
E proprio Ginobili è il primo nome che gli viene in mente quando gli chiedono dei suoi idoli. “Nel basket? Ginobili, ovviamente”. E poi, subito dopo: “Campazzo, Facundo Campazzo”. E sul calcio, non ha esitazioni: “Messi”.
Parlando della squadra, Gutierrez si scioglie: “Sono tutti bravi ragazzi, dentro e fuori dal campo. Una cosa che mi piace troppo è che in ogni allenamento lasciamo tutto in campo”. Ma in un girone così tosto, dove può arrivare la Pollino Basket? “Eh, non lo so, veramente non lo so. La squadra pensa a fare canestro, e poi se ne parla. La società sta facendo un lavoro bottimi, è sempre dietro di noi per ogni necessità. Ci meritavamo un inizio così, abbiamo lavorato troppo forte”.
E se dovesse giocare un tre contro tre per vincere? La risposta è immediata: “Porterei con me Angelo Luzza, con cui ho giocato a Cassino – e Benjamin, che gioca con me quest’anno. ”.


