POPOVIC, MITO DEL BASKET MONDIALE ED ALLENATORE DI GINOBILI IN NBA ANNUNCIA IL RITIRO

Dopo ventisette anni trascorsi a guidare i San Antonio Spurs dalla panchina, Gregg Popovich ha deciso di voltare pagina. L’allenatore più vincente della storia NBA moderna, con cinque titoli all’attivo, lascia il suo posto in favore di un nuovo incarico come presidente della franchigia texana. Una svolta epocale per un uomo che ha rivoluzionato il basket moderno, scoperto e valorizzato talenti straordinari come Manu Ginobili – che proprio in Italia, a Reggio Calabria, mosse i primi passi in Europa sotto la guida di Gaetano Gebbia – Tony Parker e Tim Duncan, il famoso “Big Three” che dominò la lega per oltre un decennio.

Popovich non è stato solo un grande stratega, ma un vero e proprio filosofo del gioco. Ha portato negli Spurs uno stile unico, ispirato al basket europeo, fatto di passaggi rapidi, difesa aggressiva e un gioco di squadra che ha spesso surclassato i singoli talenti. La sua capacità di far emergere giocatori sottovalutati è diventata proverbiale, come dimostra il caso dell’italiano Marco Belinelli, decisivo nella conquista del quinto titolo nel 2014.

Il passaggio di consegne era nell’aria da tempo. Lo scorso novembre, un ictus aveva costretto Popovich a lasciare temporaneamente la panchina al suo vice Mitch Johnson. “Il mio amore per questo sport rimane intatto”, ha dichiarato il coach 76enne, “ma sento che è arrivato il momento di affrontare una nuova sfida da una prospettiva diversa”.

La sua eredità è paragonabile solo a quella di Alex Ferguson nel Manchester United. Ventinove anni sulla panchina, cinque titoli NBA, un oro olimpico conquistato come CT della nazionale statunitense a Tokyo 2020. Ma soprattutto, Popovich ha creato un’identità precisa, dimostrando che con un gioco intelligente e collettivo si possono battere anche le squadre più stellari. Ora la sfida sarà mantenere vivo questo spirito dal nuovo ruolo di presidente, mentre gli Spurs si preparano a scrivere un nuovo capitolo della loro storia.