Quando la pallacanestro non è più uno sport

Chi di voi non ha assistito alla partita immaginerà scene di protesta dei tifosi di casa per scelte arbitrali discutibili ma purtroppo non è andata così. L’obiettivo numero uno dei tifosi coratini era, infatti, quel Nello Lorenzetti che l’anno scorso contribuì non poco all’ottima stagione di Corato conclusasi solo in semifinale dei playoff.

Insultato pesantemente sin dall’ingresso sul parquet (anche prima dell’ingresso a dire il vero), provocato dal pubblico, che lo offendeva anche durante i minuti trascorsi in panchina, Lorenzetti è stato bravo a contenere il piu’ possibile la rabbia limitandosi a replicare al pubblico con l’esultanza ai canestri suoi e dei suoi compagni o con semplici gesti con cui ha chiesto ai suoi ex tifosi ragione delle loro proteste ricevendo come risposta ulteriori insulti.

Quando poi, cosa ancora piu’ grave, anche i giocatori avversari, che dovrebbero essere da esempio per il proprio pubblico, forse incapaci di gestire tecnicamente, ma soprattutto psicologicamente, il divario nel punteggio ad inizio terzo quarto si lasciano andare ad inutili provocazioni, credendo forse di farsi belli agli occhi dei propri tifosi, ecco che quella che doveva essere solo una partita di basket ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso (soprattutto per i pochi ma meravigliosi ragazzi, tifosissimi della Viola, che sono partiti da Reggio alla volta di Corato per sostenere i propri beniamini e che hanno rischiato di vivere una serata da incubo).

Scene che non vorremmo mai rivedere che ci portano però a fare una considerazione: se il pubblico reggino, più volte premiato negli anni di Serie A come pubblico piu’ corretto d’Italia, che mai in passato si era reso protagonista di episodi violenti, anche di fronte agli avversari più sgraditi (Stefano Rusconi, Massimo Minto, Mario Boni… solo per citarne alcuni), ha dovuto subire nella scorsa stagione un’umiliazione (perchè di questo si è trattato) con il PalaCalafiore squalificato per quattro giornate a causa della scarsa professionalità di una coppia arbitrale, che aveva ritenuto di mettere a referto persino un’invasione di campo violenta mai verificatasi per punire qualche parola poco carina ricevuta, quale provvedimento verrà preso per quanto verificatosi al PalaLosito?

Siamo curiosi di conoscere come il giudice sportivo (anche se in effetti di sportivo ieri c’è stato ben poco perchè, in questo caso, si è sfiorato addirittura il penale) vorrà valutare l’aggressione subìta dentro e soprattutto fuori dal parquet dai reggini, con la squadra “sequestrata” negli spogliatoi per quasi un’ora e mezza. Da sportivi, ci auguriamo sinceramente che le partite al PalaLosito per questa stagione siano terminate.

Ci preme, infine, in vista della gara di ritorno che si giocherà il 6 Febbraio a Reggio, fare nostro l’appello del team manager Lorenzo Mazzitelli a tutti i tifosi neroarancio, che immaginiamo siano molto arrabbiati per quanto accaduto a Corato: “Non dimenticate mai che noi rappresentiamo la Viola Reggio Calabria, dirigenza e pubblico, e l’appello è quello di evitare qualsiasi atteggiamento incivile nei confronti dei tifosi, dei dirigenti e dei giocatori coratini nella gara di ritorno; cerchiamo di tifare come sempre abbiamo fatto in un clima di correttezza e signorilita’, e di evitare in tutti i modi di emulare certi atteggiamenti.”

Nino Romeo per Reggioacanestro.it

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