Quel titolo cadetti e Gaetano Gebbia: il ricordo emozionante di Fabio Costantino”
Giovanile di livello,ripercorre su Tiro da 4, format in onda su ReggioTv,l’indimenticabile trionfo del 1995 con la PG Modena di Gebbia e il valore umano del leggendario coach.
Reggio Calabria – “Alcuni ricordi rimangono indelebili”. Fabio Costantino, vecchia gloria del basket reggino e oggi giornalista sportivo, si commuove ripercorrendo le gesta della PG Modena che nel 1995, guidata da Gaetano Gebbia, conquistò lo scudetto cadetti battendo in finale la potente Benetton Treviso. Una pagina di storia che, a quasi 30 anni di distanza, conserva tutta la sua magia.
Il ricordo più personale di Gebbia: “Mi prese sotto braccio…”
In collegamento con la Viola ed il Coach Gebbia, Costantino svela un aneddoto toccante: “Era estate, eravamo in un playground. Gaetano mi prese sotto braccio all’improvviso e mi disse quanto fosse orgoglioso di come avevo giocato dopo quel titolo. Per me, che mi consideravo un giocatore ‘dall’ombra’, fu una sorpresa bellissima”.
Quel gesto racchiude l’essenza di Gebbia: “Lui voleva formarci come persone prima che come atleti. Oggi siamo tutti professionisti affermati, e questo è il suo regalo più grande”.
San Vincenzo 1995: l’impresa contro i giganti Benetton
La finale di Livorno (allora la squadra si chiamava PG Modena, ma per Reggio era sempre “la Viola”) è scolpita nella memoria collettiva: “Affrontavamo una Benetton con giganti – ride Fabio – Noi avevamo Sebastiano Grasso come centro! Eravamo sotto di 21 punti, ma Gaetano e Massimo Bianchi ci avevano preparati a un pressing devastante. Li abbiamo stravolti fisicamente”.
Il finale da leggenda: “Cattani ci portò in vantaggio ai liberi. L’ultimo tiro della Benetton non toccò nemmeno il ferro. Il kaos in campo fu incredibile: mi tuffai sul parquet e trovai solo felicità. Il padre di Ciampi filmò tutto: quelle immagini sono un cimelio che Gaetano conservava come un tesoro”.
Il messaggio ai giovani: “Il basket reggino ha radici forti”
Costantino, lontano da Reggio ma sempre legato alle sue origini, conclude con un augurio: “Grazie a chi tiene viva questa storia. Quella vittoria fu un riscatto dopo il dolore del canestro di Garret. Oggi, verso il 30esimo anniversario, spero che i giovani sappiano: qui si è scritta una pagina gloriosa”.
Perché, come diceva Gaetano, “il basket è vita”. 🏀❤️


