QUI VIOLA:PARLA IL COACH

Calvani: ” La squadra è concentrata su Biella, la nostra forza è l’imprevedibilità”

Consueta chiacchierata settimanale con il coach Marco Calvani che ai microfoni di Break In Sport, in onda sulla radio ufficiale del club, Antenna Febea, si è proiettato sulla prossima sfida contro l’Eurotrend Biella.

Le voci degli ultimi giorni non sembrano aver intaccato il lavoro della squadra.

“La squadra si sta allenando, ieri abbiamo fatto anche un’ottima amichevole. Io non so chi abbia riportato certe voci e neanche mi interessa, per me parlano i fatto e ieri abbiamo fatto due ore di amichevole e più di un giocatore al termine della gara si è fermato per mezz’ora di tiro. Tutti abili e arruolati.”

 

Si ritorna in campo dopo una breve pausa, come giudica questo stop?

“Ha fatto bene, c’era la necessità di dare uno stacco dagli allenamenti, dall’impegno sportivo. Questi ragazzi non si sono mai fermati più di un giorno e mezzo. Avevano necessità di staccare la spina, di distogliere l’attenzione dalla pallacanestro”.

 

Domenica al PalaPentimele arriva una delle prime della classe, l’Eurotrend Biella.

“Biella è nei vertici della classifica dall’inizio della stagione, in questo momento sono secondi a pari punti con altre due squadre. Hanno fatto un percorso di assoluto rispetto, una realtà importante contro cui giocare, ben allenata e  che ormai da anni si sta attestando ad altissimi livelli. Sappiamo che sarà una partita non facile, con delle insidie. Ha un suo percorso storico avendo disputato per diversi anni la massima serie. All’andata la gara fu decisa da una gran giocata di Bowers.Sarebbe riduttivo parlare solo di lui o di Ferguson, se non hai un collettivo forte non puoi essere tra le prime della classe”.

 

La sua Viola invece riparte dall’imprevedibilità e dai vari protagonisti.

“E’ stata una scelta lontana, quando con Gaetano Condello abbiamo condiviso la scelta di non puntare su giocatori che fossero dei “salvatori della patria” su  ma un‘idea di squadra che desse pochissimi punti di riferimento agli avversari.In questo abbiamo seguito un filo logico che ha portato alla costruzione della squadra che poi nel tempo è maturata. Alcuni esempi? Pacher non è quello dello scorso anno, io a suo tempo avevo espresso delle mie perplessità e dissi anche a Condello che era un giocatore che mi intrigava per alcune caratteristiche ma sul quale avevo espresso anche dei commenti negativi. Poi, con grande trasparenza, il primo giorno che l’ho conosciuto gli ho detto esattamente quanto pensavo, avevo visto un giocatore appagato in Ungheria e mi aspettavo di essere smentito tramite il lavoro. Le richieste sono state tutte accolte, Pacher il messaggio l’ha recepito e sta facendo un campionato eccellente.  Rossato lo scorso anno poteva essere un giocatore che dava supporto come cambio di un titolare, oggi è un giocatore che può risolverti la partita. Caroti aveva bisogno di tempo ed è diventato la guida per questa squadra, aveva bisogno del tempo per calarsi in questo ruolo di leader con delle responsabilità. Così come queste valutazione si possono spendere anche per altri.

In questo abbiamo tolto dei riferimenti ai nostri avversari e abbiamo dato a noi stessi l’idea che chiunque può contribuire alla vittoria”.

 

Tanto lavoro anche da parte della cosiddetta “squadra invisibile”

“Quello che sto facendo lo stiamo facendo come staff, io devo tracciare una linea per il ruolo che ho. In questo ultimo periodo voglio spendere due parole per lo staff sanitario perché è un periodo dove andando avanti nella stagione c’è un acciacco in più e in questo c’è una dedizione e disponibilità totale”.

 

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