Reggioacanestro intervista Coach Cotroneo

 

 

In compagnia di Giuseppe Cotroneo, cestisticamente nato e cresciuto fra le fila della società di pallacanestro A.Dil. Villa San Giovanni, che effetto ti ha fatto partecipare alla celebrazione della promozione con tanti amici? Senti anche un po’ tua questo straordinario risultato?

 

Sono cresciuto non solo a livello cestistico ma soprattutto umano tra le mura del palacaminiti,Gli anni passati a Villa sono e resteranno per sempre un ricordo indelebile nella mia vita. I momenti vissuti tra giovanili e prima squadra con i miei amici che tuttora frequento rappresentano quello che per quasi tutti noi significa il basket, momenti che porterò sempre nel mio cuore.

Giocare di nuovo in quella palestra è stata un’emozione fortissima ,Indescrivibile! Mi ha fatto tanto piacere giocare con e contro tanti amici. Questo risultato lo sento mio in quanto cittadino di Villa San Giovanni ma la promozione in C1 è della dirigenza ,alla quale vanno i miei più sinceri auguri e complimenti che ha creduto in questo progetto, dello staff tecnico (altrimenti Valerio Nusco si incazza :D) e del roster che ha affrontato tante difficoltà, il fatto di giocare fuori casa SEMPRE non è da sottovalutare e io ne ricordo qualcosa.

 

Affrontando come avversario in veste di allenatore il tuo “passato” (come vince all. SB Viola)  che impressione ti ha fatto questa formazione? Te lo saresti mai aspettato?

 

Già affrontata l’anno scorso e posso dire che “giocarci” contro fa sempre un certo effetto, ma quando inizia la partita le emozioni si cerca sempre di tenerle dentro per rimanere il più lucidi possibile. La squadra mi ha impressionato ma non mi ha stupito la vittoria finale perchè appena sono venuto a conoscenza del roster, ai miei amici Valerio (Nusco) e Ivan (Castagnella) ho detto subito che quest’anno sarebbe stato quello giusto, soprattutto l’innesto di Meduri a mio avviso è stato fondamentale, assoluto mvp della stagione.

 

Ma che ci facevi a 23 anni come “vecchia gloria” assieme a Sergio Simonetta, Mario Festa, Enzo Postorino?

 

“ehehehe”(ride ndr) lo sapevo che me l’avresti detto, mi ha riempito d’orgoglio questa “chiamata” del presidente Versace, perché vuol dire che se anche per poco ho lasciato,credo, dei bei ricordi come io ne porto belli con me. Giocare con le “vecchie glorie” è stato come un tuffo nel passato con vari ricordi, Simonetta e Pecora quando ero piccolo e facevo il tifo in tribuna, con Mario ricordo i tempi quando ho mosso i primi passi con la prima squadra e con Carmelo (De Stefano) Giovanni (Pellicanò), Daniele (Sergi) e Peppe (Surace) ricordo stagioni importanti dove abbiamo ottenuto bei risultati ma soprattutto siamo stati un bel gruppo. Mi è dispiaciuto che non sia potuto venire il mio amico Paolo Canale. e ovviamente mi ha fatto piacere giocare col mio amico di sempre Valerio Nusco.

 

Adesso indossi i panni del coach, sia in Serie D con Campo Calabro che nelle giovanili della Viola assieme a Larissa Smorto: un faticoso doppio impegno ma che ti ha dato tante soddisfazioni!

 

Si questa avventura penso sia la cosa più bella che mi potesse capitare, allenare è davvero un appagamento quotidiano, stare in palestra con i ragazzi con i miei amici è davvero bellissimo.

Quest’anno ho affrontato questo doppio impegno con tanta voglia di fare bene. Ringrazio il presidente Maurizio Idone per avermi affidato la Serie D perché non capita a “tessera fresca” di ricevere tanta fiducia e nonostante la sfortuna che ci ha costretti ed essere quasi sempre in 7 siamo riusciti ad ottenere la salvezza ed è stato bello e strano allenare amici di sempre come Giacomo Pavone e Giulio Pitasi e devo dire grazie anche a loro e tutta la squadra per avermi seguito sempre.

Con la viola sta continuando il lavoro iniziato per me l’anno scorso ma già avviato magistralmente da qualche anno con Coach Pasquale Iracà. Durante questa stagione io e Larissa siamo un po’ in tutti i gruppi ed è stato un lavoro faticoso ma che sta portando molte soddisfazioni e con l’under 15 siamo riusciti a centrare l’accesso alle fasi regionali dove siamo stati capaci di giocare alla pari con formazioni sulla carta forse più forti di noi ma con l’atteggiamento giusto posso dire che abbiamo e stiamo facendo la nostra bella figura. I ragazzi stanno crescendo e  cerchiamo di lavorare per il nostro obiettivo ovvero quello di creare un serbatoio per la prima squadra. Da un punto di vista personale mi posso ritenere soddisfatto ma la voglia di imparare è sempre quella del primo giorno.

 

Ciao Peppe, alla prossima!

 

Grazie mille Carlo, colgo l’occasione per salutare il mio amico e compagno d’avventura Rocco Cambareri che adesso è in Canada gli mando un forte abbraccio!

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