RICORDATE COACH STEFANO LAGANA’? “ECCO PERCHE’ HO LASCIATO IL BASKET”
Ha fatto parte della grande scuola di allenatori di Gianfranco Benvenuti alla Viola Reggio Calabria.
Con lui, Pellaro è diventata grande nel basket.
Metodi di allenamento innovativi, performanti e super e giocatori sempre impattanti.
Ricordate il Coach Stefano Laganà?
Lo abbiamo intercettato durante le nostre iniziative amarcord che stanno colmando il vuoto dovuto alla totale assenza di gare giocate dovute allo stop per CoronaVirus.
A distanza di tanti e tanti anni la Scuola di allenatori di Coach Benvenuti è considerata, ancora oggi, un esempio da seguire in tutta Italia . Che aria di respirava ?
Gli anni della gestione Benvenuti sono caratterizzati da molteplici aspetti:
In primo piano una visione nuova e per certi aspetti rivoluzionaria del fare pallacanestro come insegnamento di vita, di coesione sportiva, di socializzazione. Un messaggio di crescita e di evoluzione verso i piccoli cestisti verso cui c’era la totale dedizione nel correggere comportamenti devianti.
Il desiderio di tutti noi giovani coach di diventare protagonisti di quella nuova era che segnava la rinascita della nostra città, attraverso continui aggiornamenti e le cure metodiche e di sistema che coach benvenuti ci trasferiva.
Seguendo queste linee sono arrivati i risultati e le gratificazioni meritate.
Anno 2020 vorrebbe dare un consiglio al basket di oggi?
La chiave del successo per il basket del 2020 è tornare ad essere insegnanti ed educatori, trasmettere i fondamentali del gioco individuale, perché resto convinto che prima di ogni schema è prima della preparazione del gioco di squadra, è necessario far diventare l’atleta il vero gestore della palla! Amo dire.. ( sottometti la palla alle tue volontà)
Capitolo Basket Pellaro. Anni fantastici ed indimenticabili, dico bene ?
Dopo aver lasciato la viola ho accettato una scommessa molto importante, far crescere un quartiere con la consapevolezza che anche in periferia e con pochi mezzi si può fare risultato.
Anni indimenticabili in cui abbiamo vinto tutto fino a raggiungere la C1, in poco tempo avevamo creato una bella realtà, ricordi che ancora oggi mi porto dentro il cuore e non dimenticherò mai.
Una dirigenza affiatata e amabile, un clima da curva sud, un seguito imponente di gente che vedeva in quel gruppo il senso dell’appartenenza.
Non posso dimenticare i vari TONINO VIGLINISI, MASSIMO E MARIO FEATA, DEMY MALARA, ROBY ZUMBO, AVAGLIANO, DIEGO VIGLIANISI, I FRATELLI CATANIA, LUCA GRASSO, CHINNI’, e tanti altri atleti importanti che mi hanno fatto crescere come uomo e come coach.
Il suo quintetto piu forte di sempre tra gli atleti che ha allenato ed il giocatore che avrebbe sempre voluto allenare?
Farei dei torti a chi ho allenato ma vorrei ricordare un quintetto spacca tutto:
Play Roberto Zumbo(175)
Guardia Demetrio Malara(185)
Ala piccola Tonino Viglianisi (192)
Ala Massimo Festa(195)
Pivot Andrea Chinni’ ( un ricordo che ancora oggi mi riempie di tristezza) (202)
In tanti la rimpiangono. Ha mai pensato di ritornare in scena lavagnetta alla mano ?
Ho lasciato il basket per tanti motivi, ho deciso da tempo di mollare, anche se alcune cose che ho avuto modo di seguire mi hanno restituito una sensazione non gradevole di come viene insegnato questo sport, ritengo di poter affermare che manca una scuola per allenatori e che sia necessario formare talenti trasmettendo tutte le esperienze fatte sul campo.
Non mi vedrei sul parquet perché al coach deve salire adrenalina, deve essere motivato e affamato di successi, deve gratificarsi per ogni gesto evolutivo, deve nutrirsi di passione.
Questi elementi distintivi sono rimasti un bel ricordo.