RILANCIAMO IL MOVIMENTO DAL BASSO, PARLA IL TOTAL KAOS
Ci avevano visto lungo, avevano pronosticato tutto non presenziando alle gare della Viola, oggi analizzano e ripropongono un nuovo futuro della Viola
COMUNICATO 9 MAGGIO 2019 – TOTAL KAOS VIOLA
Qui non si stappano bottiglie di spumante, né si brinda con birra o vino. Non c’è una festa a Reggio.
Forse, adesso che l’hanno uccisa nuovamente, faranno riposare in pace quel che resta di quella che fu la Viola. Che, sotto mentite spoglie, in estate, dopo un mirabolante finale di stagione segnato dal fuggi fuggi generale della dirigenza dei traditori, avevano provato a travestire, mettendogli addosso una canotta già stuprata, un nome non suo, e finte società uscite dal paese delle meraviglie con le solite opacità di personaggi che non si sa bene ancora per quale motivo hanno deciso di assumerne il timone.
Noi TOTAL KAOS 1990 non siamo stati della partita! ma siamo rimasti sempre nel vivo dell’azione. Coerentemente con la nostra visione, che non ci ha visto al seguito di una squadra che non sentivamo nostra ma che, nostro malgrado, continuava a portare erroneamente il nome di Reggio Calabria sui campi di serie B, siamo rimasti ai margini, a guardia di una identità tradita forse solo dalla pressante necessità di alcuni di andare a vedere una palla che entra o esce da un canestro.
Forse oggi sarà più chiara la nostra linea di pensiero, la nostra a volte ossessiva richiesta di chiarezza dai vari personaggi che si sono succeduti. Non ci interessano i loro nomi o il loro curriculum. La creatura che stavano mantenendo in vita non era la nostra Viola, e non lo sarebbe mai più stata. Ma portava il nome di REGGIO CALABRIA. E quello del giudice Viola. Non ci interessa insultarli oggi, a babbo morto. Con loro siamo stati chiari, controcorrente rispetto al resto della tifoseria, accecata dalla luce di un mito, che non era il nostro MITO.
Il concetto principale, quello non capito da troppi, ma a cui teniamo ancora di più oggi – e che fa sì che il TOTAL KAOS sia oggi più che mai un gruppo ultras vivo e vegeto, ma soprattutto lucido -, è quello dell’appartenenza. Ad una storia, ad una identità, a dei valori che nessun finto salvatore della patria può attribuirsi.
E a chi parla oggi di “fulmine a ciel sereno”, beh, vogliamo solo ricordare che i risultati si ottengono con la personalità, il coraggio e qualche “no” in più.
Insomma, oggi non si festeggia! Il TOTAL KAOS non festeggia. Ma va a recuperare il cadavere del MITO, sperando di poter ripartire più forti di prima! Con i valori e l’identità che ci appartengono. Gli stessi che abbiamo ritrovato nella nostra nuova avventura col basket popolare, dove siamo stati “costretti” a rifugiarci per ritrovare un minimo di romanticismo in uno sport che ormai è allo sbando, dalla Federazione, passando per la Lega e finendo nelle società, sempre più proiettate sul business che sui valori puri. Domenica 19 maggio, a Pellaro, giocheremo il nostro play off con la Rhegion nel campionato CSI free. Fatevi un bagno di umiltà tutti. Venite a trovarci. Confrontiamoci. Venite a tifare con noi per i colori neroarancio. Rilanciamo il movimento dal basso.