SANT’AMBROGIO:”LA MIA CATANZARO HA AVUTO FRETTA, CI RIFAREMO”
Catanzaro Academy ko in casa: la Virtus Ragusa impone la sua legge. Le parole di Coach Iliano Sant’Ambrogio: “Errori frettolosi, ma siamo una squadra giovane”
CATANZARO – La prima sconfitta arriva in casa, contro una delle squadre più forti del campionato. La Catanzaro Basket Academy interrompe la sua corsa perfetta (2-0) cadendo per 78-64 contro una solida Virtus Ragusa al Palapulerà. Una lezione che, come ha ammesso il coach Iliano Sant’Ambrogio in conferenza stampa, arriva al momento giusto per una squadra giovane che deve ancora definire la sua identità.
Sant’Ambrogio non ha cercato alibi. L’analisi inizia dal merito dell’avversario e dai dati di gara che parlano chiaro. «È arrivata la prima sconfitta, purtroppo in casa, ma per fortuna è arrivata contro una squadra molto forte, questo è assolutamente merito all’avversario» ha esordito il coach. «Una squadra matura, costruita bene, che fa una pallacanestro solida su entrambe le metà campo. Onore a loro. E tanto di cappello a noi perché ci sono dei numeri impietosi che ci riguardano: 18 palle perse contro le loro 4, 16 rimbalzi offensivi concessi. Questo vuol dire concedere quasi 20 possessi in più, cosa che poi paghi volente o nolente». Nonostante un parziale di rientro fino a -5 nel finale, la squadra è sembrata incapace di risolvere i problemi che l’hanno afflitta per tutta la partita. «Dopo il time-out siamo rientrati con le stesse problematiche. Forse ci serviva questa lezione perché per la terza partita consecutiva concediamo 24 punti nel primo quarto. Questo innesca meccanismi per cui i giocatori avversari entrano in fiducia e diventa un problema».
Il coach ha identificato nel nervosismo e nella “frenesia” il male principale della sua squadra in questa serata. «Il grosso problema di questa squadra è che se da un lato c’è tanto entusiasmo – e non rinnego quello che ho detto pre-partita, è una squadra che sta bene insieme – oggi la frenesia ha prevalso. Non possiamo permetterci di prendere un tecnico rientrando in transizione dopo un canestro, o di subire un parziale di 4-0 con due palle perse consecutive. Nelle altre partite siamo riusciti a portare a casa il risultato, oggi no. Dobbiamo controllare meglio le emozioni». L’attacco non è stato esente da colpe. «Offensivamente non mi sembra di aver visto una bella partita come nelle prime due uscite. Siamo stati un po’ farraginosi. Sapevamo che la chiave era attaccarli in transizione, ma abbiamo sbagliato layup o attaccato con frenesia. E i tiri da tre sono impietosi: 2 su 15. Con queste percentuali fai fatica contro una squadra con questa fisicità».
Sant’Ambrogio ha anche toccato alcuni punti specifici, come i falli di Bartolozzi che hanno complicato la gestione dei quintetti e la prestazione di Pasquale Battaglia, indicato come un esempio da seguire. «Pasquale è stato un po’ la chiave di volta di una reazione, con il suo attaccamento, la grinta e la voglia. Quando i ragazzi più piccoli si fanno trascinare dalle emozioni tendono ad arretrare e non ad affrontare spavaldi l’impegno, come ha fatto lui».
Nonostante la delusione, il coach mantiene la lucidità e la prospettiva. «Non ci dobbiamo affossare dopo una sconfitta. Siamo una squadra giovane e come tale possiamo incorrere in degli inciampi, come è successo oggi». Alla domanda su dove possa arrivare questa squadra, la risposta è stata prudente ma fiduciosa. «È un po’ prematuro pensare a un obiettivo concreto. Come siamo stati frenetici oggi, siamo stati euforici a Corato. Dovremmo fare valere il fattore campo con un’aggressività molto più importante. Oggi sembrava che l’euforia per la vetta della classifica ci avesse quasi fatto sentire comodi. Invece, dobbiamo essere una squadra affamata». Sant’Ambrogio ha infine chiuso con un accenno al mercato e al ritorno dei giocatori assenti, ricordando come l’asse di regia titolare sia al momento fuori, ma sottolineando la necessità di «lavorare con quello che abbiamo».


