Santi Puglisi lascia il basket. Allenò la Viola di Bryant e Hughes
“Mi fa piacere aver iniziato e chiuso la mia carriera qui al Sud” ha dichiarato Puglisi. Già, iniziato, visto che da giocatore calcò i parquet per la prima volta con la canotta della Gad Etna Catania, squadra della sua città natale. La sua carriera, durata 11 anni, si è svolta interamente tra Catania e Roma. Da allenatore, ha curato per 7 anni lo straordinario settore giovanile della Stella Azzurra Roma, per poi diventare vice del leggendario Sandro Gamba alla guida della Nazionale, con la quale vinse l’Europeo 1983. Dopo Trieste, Santi Puglisi arriva a Reggio Calabria come successore di Benvenuti nella stagione 1986/87 nella Viola di Bianchi, Campanaro, Hughes e Bryant. Un’annata disgraziata, sfortunata sì ma anche caratterizzata da qualche errore di gestione del buon Puglisi.
Una stagione, quella 86/87, chiusa a metà classifica tra mille difficoltà dopo la quale subentrò il Paròn Tonino Zorzi. Bisogna, però, riconoscergli, come ricorda anche Gaetano Gebbia sulle pagine del libro “Che anni quegli anni” del collega Giusva Branca, che Puglisi contribuì certamente alla crescita professionale della società; e questo fu molto importante, anche per gli anni a seguire.
Dopo l’esperienza alla Viola torna in Nazionale ma è come addetto ai lavori dietro la scrivania che arrivano altre grandissime soddisfazioni: per 7 anni è stato gm di Pesaro, per 11 ds della Fortitudo Bologna, vincendo 3 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane. Poi l’esperienza quinquennale in quel di Brindisi, con 2 Legadue, 1 Coppa Italia Legadue in bacheca ed anche una storica qualificazione alle Final Eight.
Insomma, una figura straordinaria nel mondo della pallacanestro italiana. E la sua incredibile carriera ne giustifica le lacrime e la commozione di venerdì pomeriggio che ha tolto al mondo degli addetti ai lavori un grande personaggio; anche se a Reggio non ha lasciato grandissimi ricordi, non possiamo che essere grati a Santi Puglisi per ciò che ha dato in 58 anni al movimento cestistico italiano.
Nino Romeo per Reggioacanestro.it