Seby D’Agostino dalla Viola: “Si riparte con nuove ambizioni”
“L’amichevole con Castanea è stata probabilmente la parola fine alla prima fase”, ha dichiarato D’Agostino, assistant Coach di Giulio Cadeo in prima squadra, ospite su Tiro da 4 su Reggio TV in compagnia di Giovanni Mafrici. “
D’Agostino non ha potuto fare a meno di tornare indietro nel tempo, ricordando con nostalgia gli anni ’90 e la costruzione del Palacalafiore, impianto che per i tifosi reggini rappresenta molto più di un semplice palazzetto dello sport.
“Dov’eri nel 1990? “Ero anche al Palacalafiore, perché ricordo che seguimmo la costruzione passo passo. Andavamo lì fuori con i “motorini” per vedere questo spettacolare impianto che cresceva. Non vedevamo l’ora di vedere la prima partita, che mi sembra fosse di Coppa Italia contro Udine. Abbiamo pure perso, se non sbaglio, ed un giocatore ruppe anche il canestro”.
Il Palacalafiore, per D’Agostino e per i tifosi, è diventato nel tempo una seconda casa. “Un palazzo che sembrava gigantesco, ma poi piano piano è diventato la nostra casa. È probabilmente l’impianto più bello da Roma in giù, senza se e senza ma, sia per estetica che per capienza”.
Con la fine della Regular Season, la Redel Viola si prepara ad affrontare un nuovo girone, con squadre come Scandone Avellino, Monopoli e Molfetta. D’Agostino ha sottolineato quanto sia difficile valutare le forze in campo prima di scendere in parquet.
“Ogni squadra ha la sua storia e non si può valutare la forza anticipatamente”, ha spiegato. “L’anno scorso abbiamo toccato con mano che anche le cosiddette ‘corazzate’ possono essere battute. Le due squadre promosse erano del nostro girone, nonostante si dicesse che il girone pugliese fosse più attrezzato. Noi dobbiamo affrontare una partita alla volta, dare il massimo e poi tirare le somme”.
Tra i ricordi più belli, D’Agostino ha citato il torneo Micali e le partite internazionali giocate al Palacalafiore ed al PalaBotteghelle, oggi Palabenvenuti. “Italia-Grecia al Botteghelle, con Galis e Yannakis, è stato un momento indimenticabile. La Grecia vinse l’Europeo quell’anno, e vedere dal vivo giocatori come Galis è stata un’esperienza unica”.
L’obiettivo della Redel Viola rimane lo stesso: crescere, migliorare e regalare emozioni ai tifosi.