Seppur Sconfitta l’Indomita esce a testa alta dal parquet di San Matteo

 

 

San Matteo Messina – Indomita Catanzaro: 66 – 55

Parziali: 18-18; 34-31 (16-13); 53-39 (19-8); 66-55 (13-6)

San Matteo: Ceraulo 11, Retto 4, Condello 15, Parisi, Polizzi 12, Gaeta 14, Grillo, Raffaele 4, Cosenza n.e., Cascio 6

Coach: Ribaudo

Indomita: Galati, Esposito 6, Aleo 12, Coluccio 8, Iovene 2, Amendola, Sicola 8, Siciliano 1, Fregola 5, Manfrè 13

Coach: Perrotta

Arbitri: Rocca Antonio di Pollina (PA) e Gibilaro Walter di Porto Empedocle (AG)

 

 

Già alla vigilia l’Indomita si aspettava una partita molto difficile da giocare fuori casa su un campo quasi proibitivo contro una squadra che non ha fatto mai mistero di puntare alle zone alte della classifica, per competere, con un altro paio di roster, per la vittoria finale.

Ed Infatti la partita, nonostante il buon inizio dell’Indomita, si presentava molto combattuta, con il San Matteo, squadra completa in ogni reparto, bene organizzata e preparata atleticamente tanto da riuscire ad operare un pressing ininterrotto per tutti i 40 minuti, che finiva per mettere in difficoltà le Catanzaresi ed innervosirle.

Eppure l’Indomita ha fatto la sua parte: ha pareggiato il primo tempino (18-18), ha perso il secondo di 3 punti (16-13), ha vinto il quarto di 3 punti (13-16). Il break di 11 punti – che poi ha determinato il punteggio finale – le ragazze del Presidente Coluccio lo hanno subito al rientro sul parquet, dopo l’intervallo lungo. Infatti, nonostante le diverse disposizioni impartite da coach Perrotta negli spogliatoi, che invitava le atlete a praticare un gioco più ragionato e manovrato cercando di trovare la giusta soluzione di tiro, Sicola e compagne acceleravano il gioco, senza alcuna plausibile ragione, andando al tiro troppo velocemente, e sull’errore, si aprivano i ribaltamenti che consentivano alle più precise avversarie di realizzare il break vincente anche con due tiri da 3 punti e chiudere il tempo 19 a 8.

L’esito dell’incontro non deve, però, demoralizzare più di tanto le Killing Eagles, che ben sapevano di dover incontrare una squadra di spessore su un campo ostico, anzi dovrà loro consentire di riflettere, insieme al coach, sugli errori commessi e di farne tesoro, approfittando anche della sosta del torneo per preparare bene la proibitiva gara del 6 novembre contro la corazzata Olympia Reggio Calabria.

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