Simonetti: “La Redel ha un bel gruppo, sogno un Palacalafiore pieno”.
Ilario Simonetti, giocatore rappresentativo della Redel, è stato ospite in radiovisione, su Videotouring.
Il nuovo team?
“Quest’anno la squadra è costruita per puntare in alto.
Nella passata stagione era una squadra giovane per coinvolgere il pubblico.
Sono entusiasta di essere rimasto qui.
Mi aspetto che la gente possa ritornare ancora più “massiccia”.
La differenza di roster rispetto all’anno scorso?
“Nella passata stagione eravamo più impostati sulla corsa.
Oggi, abbiamo un roster molto fisico.
L’atletica è fondamentale ma, la parte tattica è molto più impattante rispetto all’anno scorso.
Il pensiero di Coach Cadeo mi sta piacendo tantissimo.
Al momento sono come una “spugna”: sto apprendendo tantissimo e stanno crescendo i nostri meccanismi”.
I nuovi arrivi?
“Ani lo conosciamo bene: giocava a Salerno nella passata stagione. Credo sia uno dei giocatori più forti della categoria.
Manu Fernandez è il migliore nel suo ruolo, lo abbiamo ammirato tutti lo scorso anno. Fa dei passaggi clamorosi.
Gli altri sono tutti molto simili: Idiaru è una scheggia, super nelle palle recuperate.
Donati mette anche esperienza, essendo un 1999.
Bangu e Paulinus mettono energia.
Ivanaj è un tiratore.
Sono contento di averli come compagni.
Salvatore Sgarlato lo conoscevo già: un ragazzo super che potrebbe diventare la rivelazione del torneo”.
La mia estate?
“Si è vero, ho sempre giocato a basket.
Ho lavorato tanto sui fondamentali.
Non ho fatto viaggi.
Sono andato al mare con le mie nipoti ma il pomeriggio ero sempre con Coach Euprepio Padula per allenarmi a Locri.
In più ho giocato tanti tornei, anche importanti e ne sono felice”.
Il Playground per Kobe?
“La sera non stiamo uscendo perché ci alleniamo ogni giorno ed abbiamo bisogno di recuperare.
E’ un posto meraviglioso e mi dicono, sia sempre pieno.
Un iniziativa splendida da parte del Comune di Reggio Calabria.
Sono sicuro possa essere una valvola importante per la crescita del basket cittadino e per il nostro seguito”.
La società neroarancio?
“Non è come le altre.
La società è vicinissima.
Ci aiutano in tutto.
Dal Presidente a tutti i dirigenti.
Non ho mai avuto una società del genere e sono consapevole che ne esistono veramente pochissime in Italia con questo attaccamento”.
Il pubblico?
“Non ti stanchi più.
La gente ti sospinge a dare il massimo.
Guardiamo al futuro ed impariamo dagli errori.
In tante sfide in casa dell’anno scorso, abbiamo anche pagato la tanta emozione e la tanta gioventù: giocare davanti a 3 mila persone non è mai facile.
Dobbiamo imparare da quegli errori e sono sicuro che ce la faremo.
Personalmente, voglio migliorare tanto sul tiro da tre: voglio aumentare la mia qualità al tiro.
Non vedo l’ora che arrivi il 29 settembre per iniziare a far bene, sin da subito”.
La squadra che temi di più?
“Piazza Armerina è una bella squadra.
Nel girone opposto c’è Monopoli.
Non vogliamo avere paura di nessuno e vogliamo vincere più partite possibili”.
Come stiamo?
“Il gruppo è già coeso.
Ha personalità molto simili. Andiamo già molto d’accordo tra noi”