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UN ITALIANO SUL TETTO D’EUROPA (SPECIALE DATOME)

di Gaetano Laganà – Sono passati 7 lunghi anni da quando l’ultimo italiano ha alzato la “coppetta” di campione d’Europa. Era il 2010 ed al “Palais Omnisport” di Parigi, Gianluca Basile, vinse la sua unica Euroleague con la maglia del Barçelona.

A distanza di 7 anni, avari di successi per il basket italiano di club e di nazionale, finalmente un italiano ritorna sul tetto d’Europa, nell’anno in cui l’unica italiana nella competizione (EA7 Milano) si piazza all’ultimo posto. Luigi Datome, trevigiano di nascita, ma sardo a tutti gli effetti, a quasi 30 anni festeggia il successo più ambito per il basket del vecchio continente. A rendere grandioso il trionfo c’è da aggiungere che lo ha fatto con la maglia del Fenerbahce che non aveva mai vinto una competizione continentale.

Grande soddisfazione per un giocatore fortissimo dal punto di vista tecnico, tattico ed atletico, ma che ha raccolto sempre troppo poco rispetto a quanto seminato negli anni. Dopo i premi individuali in Italia, con successi sempre sfiorati, e l’esperienza NBA senza brillare, Gigi ha deciso di sposare il progetto turco nell’estate 2015, andando a raggiungere il maestro dei maestri dei coach europei (Željko Obradović, 9 Eurolega per il coach jugoslavo). Con i giallo-neri Datome ha raggiunto una maturità di gioco altissima ed in due stagioni ha vinto praticamente tutto. Al primo anno è grande slam sfiorato con scudetto, coppa di Turchia, finale di Eurolega (persa col CSKA) ed MVP delle finali del campionato turco. Ma il vero trionfo è di soli pochi giorni fa, quando Gigi, nella F4 giocata ad Istanbul, ha potuto finalmente alzare il trofeo più importante d’Europa per un club. La stagione è stata ricca di infortuni ed alti e bassi, ma in finale Gigi ne mette 11, con 2 triple decisive nei momenti caldi della gara e durante i festeggiamenti mantiene la promessa facendosi tagliare i capelli che lo hanno reso famoso in Europa e negli Stati Uniti.

Non resta che sperare che l’onda dei successi durino ancora qualche mese per il capitano della nazionale, che a settembre, insieme ai vari Gallinari, Belinelli, Melli ed Hackett (si spera!), proverà a regalare un sogno a tutta l’Italia ai prossimi Europei.

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