Una febbre contagiosa

Fila al Centro Viola per accaparrarsi un posto per una semplice gara di basket.

Sembrano altri tempi: mi salgono in mente, file incredibili,un tavolo di legno in via Bruno Buozzi, ed un poster che presentava il PlayOff tra la Cestistica Piero Viola di Caldwell contro la Milano di D’Antoni,Meneghin e Mc Adoo.

Cresce la febbre per Reggio Calabria contro Treviso, secondo dopo secondo.

Roby Bullara, detto “Bull” sarà della sfida: chiaramente come ospite d’onore nella platea festante del PalaCalafiore.

Dalle colonne di un noto giornale veneto, il capitano storico della Benetton del ’93 Massimo Iacopini minimizza l’accaduto del ’93 considerando che, la Viola avrebbe solamente raggiunto l’overtime grazie alla schiacciata di Dean Garrett non avrebbe vinto la gara.

La partita di domenica prossima contro Treviso è, per tutta Reggio, un momento di svolta, sottolinea invece il Presidente Branca. “Lo è perchè noi viviamo di anima e per noi lo sport in genere non è mai stato fine a sè stesso, ma è diventato in fretta un fenomeno sociale vero e proprio,.

Quello stesso fenomeno sociale che, negli anni, ha consentito alle nostre squadre, di tutte le discipline, di stare al tavolo delle grandi senza avere alle spalle i potentati economici delle compagini con le quali pur ci si confrontava, spesso vincendo.
La svolta che sarà originata da Viola-Treviso non sta nè nelle motivazioni di classifica e neppure in improbabili remakes di storie già scritte, lette e diventate anche un film presto sugli schermi- sottolinea il numero uno nero-arancio.
La svolta sta nella riaggregazione di Città e provincia attorno a un simbolo, il pallone da basket, che non ha mai tradito il territorio, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà di questo.
Riempire il palasport, perchè questo accadrà, trova nella rivalità con Treviso solo lo spunto, la scintilla per un processo inarrestabile.
E allora lancio una proposta: ciascun tifoso che sta ritornando al palazzo dopo anni si impegni a portarne con sè un altro, almeno uno, più giovane che magari non vi ha mai messo piede.
Non sarà una partita, ma un raduno di anime.
E questo non molti se lo possono permettere; come cantava Celentano, ‘e ci dispiace per gli altri…’”

Ritornando alla sfida, è riduttivo riproporre esclusivamente un unico tema dedicato ad una sfida di ventidue anni fa: è passata tanta acqua sotto i ponti e non sarebbe neanche corretto per chi, ha tentato con tutte le proprie forze nel battere Treviso anni e anni dopo(la grande Viola di Lino Lardo nel quarto di finale PlayOff dell’Aprile 2003, la risposta migliore sarebbe veder migliorare il record di pubblico della sfida contro Latina.

Reggio ha questa potenzialità: tanti tifosi residenti al Nord sono pronti a scendere in Calabria e macinare chilometri anche in questo caso per sostenere i colori nero-arancio.

E’ vero la Viola non è più la Cestistica del Giudice, dopo svariate vicissitudini ha acquistato il titolo del Gragnano diventando Tbv per poi cambiare denominazione ma è anche vero che la Benetton è diventata Tvb: l’importante è esserci, a testa alta e con lo spirito guerriero di sempre.

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