UNO MAS MANU
di Gaetano Laganà – E’ terminata la post-season dei San Antonio Spurs: fuori al primo turno per mano dei Golden State Warriors (4-1). Gli speroni sono riusciti quantomeno ad evitare il “cappotto” grazie all’ennesima partita da ricordare di Emanuel David Ginóbili.
L’anguilla di Bahía Blanca, alla sua sedicesima stagione NBA con San Antonio, è stato decisivo nelle più importanti vittorie in stagione dei texani. Stagione travagliatissima quella degli Spurs che hanno dovuto fare i conti con la carta d’identità dei veterani Parker e Gasol, ma soprattutto hanno dovuto affrontare la questione Leonard che ha sicuramente stravolto i piani tattici dello staff tecnico ed anche gli equilibri in spogliatoio. E allora viste le difficoltà, perché non affidarsi a quel giovanotto Argentino di quasi 41 anni (il prossimo 28 luglio), secondo giocatore più “anziano” in attività dietro Vince Carter (26/01/77) ?!
Il 4 volte campione NBA e olimpionico ad Atene 2004 ha risposto ancora una volta presente con una stagione da incorniciare non tanto nei numeri (9 punti di media in 20 minuti uscendo dalla panchina), quanto piuttosto nell’impatto sul gioco di squadra e nella capacità di essere decisivo nei momenti chiave dei match. Coach Popovich ha ammesso pubblicamente di vedere la squadra nettamente più fluida nei momenti in cui l’ex Viola Reggio Calabria si trova sul parquet. L’ultima perla è Gara-4 della serie contro gli Warriors, davanti al pubblico di casa. Spurs con le spalle al muro e costretti a vincere per prolungare la serie. Manu sfoggia una prestazione da urlo con 16 punti in 25 minuti a cui si aggiungono 3 rimbalzi e 5 assist ed una serie di giocate decisive “non da boxscore”. I canestri pesantissimi dell’ultimo periodo di gioco fanno letteralmente esplodere il T&T Center, gremito di tifosi argentini per l’occasione. Tra l’altro la vittoria del provvisorio 1-3 regala un risultato storico per l’Italia poiché registra la prima vittoria ai playoff di un coach italiano: Ettore Messina è stato costretto nelle ultime 3 partite a prendere il posto di coach Pop a causa della morte della moglie.
Tutti i tifosi argentini e gran parte di quelli italiani si domandano adesso se Manu deciderà di ritirarsi o continuare ancora per un’altra stagione. Lo stesso argentino al momento ha già fatto sapere che non prenderà subito la decisione, ma ci penserà a lungo insieme alla famiglia. È chiaro che molto dipenderà da cosa farà coach Popovich a fine stagione e se gli Spurs riusciranno a formare un roster competitivo, provando a prendere qualche nome importante. Nel frattempo ci ha pensato Steve Kerr, coach di Golden State ed ex compagno agli Spurs, a dare le giuste motivazioni a Ginobili per continuare ancora. Alla fine di Gara-5 i due si sono abbracciati e davanti alle telecamere Kerr ha detto all’argentino: “Voglio che continui il prossimo anno, davvero. Continua ok? Perché no?! Ho incontrato Roger Federe ad inizio stagione in Cina e gli ho chiesto perché ha continuato a giocare. Lui mi ha risposto: perché amo giocare a tennis. Se ami questo sport continua, che diavolo!”