Serie A2

VERSO VIOLA-LEONIS:PARLA MARCO CALVANI

Roma? Viatico importante per noi.Ecco il pregara con il Coach della Viola

La nota del club

A pochi giorni dalla trasferta capitolina contro la Leonis Roma, il coach della MetExtra Marco Calvani ha risposto al consueto appuntamento settimanale di Break In Sport, format radiofonico in onda sulle frequenze di Radio Antenna Febea. Tanti i temi trattati dalla guida tecnica reggina nel corso dell’intervista.

La squadra si sta preparando alla sfida contro la Leonis, gara molto importante:

“Contro Roma è un viatico importante. Non vorrei sembrare ripetitivo ma il momento della stagione è delicato per tutti. Questa partita ha un significato importante, una vittoria ci porterebbe sul 2-0 nello scontro diretto ed allontanerebbe Roma da noi. In una prospettiva in cui vogliamo essere sicuri di essere fuori dalla zona play out diventa fondamentale, in questa fase del campionato tutte le sfide sono decisive”.

Contro Legnano si è rivisto un Roberts finalmente tra i protagonisti:

“A volte mi sorprende l’allerta che ci sia verso alcuni giocatori. Roberts ha avuto dei problemi fisici, noi spesso le difficoltà le diciamo dopo averle superate, lui ha avuto tanti piccoli acciacchi che non gli hanno permesso di allenarsi come voleva e poi in gara spesso si preoccupava più del problema fisico. Ci sono dinamiche che esulano dalla singola performance. Anche in situazione difficoltose, come quando Caroti la scorsa settimana ha fatto un solo allenamento, io avevo la fiducia nel fatto che lui avesse la possibilità di fare una prestazione dignitosa. Di Roberts non sono mai stato preoccupato, bisogna essere pazienti nell’aspettare le prestazioni, anche i giocatori sono uomini, alcuni molto giovani ed hanno bisogno di supporto. Il mio compito è darglielo soprattutto quando le cose non vanno bene. Anche altri che hanno più esperienza, come ad esempio Baldassarre, nel primo periodo della stagione, dopo un intervento gravissimo ha avuto bisogno di un po’ di tempo ed oggi il suo contributo è sotto gli occhi di tutti. Sono molto soddisfatto del lavoro di questi ragazzi”.

La crescita della squadra oltre che tecnica è soprattutto mentale.

“Stiamo lavorando bene con attenzione sapendo che dobbiamo migliorare sotto diversi aspetti. I ragazzi si applicano come sempre con dedizione. Dal punto di vista mentale sono diverse le cose che contribuiscono, spesso si possono spendere energie mentali anche in base al momento di forma di ogni singolo giocatore.Nel processo di crescita di una squadra e nell’arco della settimana ci possono essere dei momenti negativi. Il mio compito è quello di essere da supporto”.

Che avversario si troverà ad affrontare la sua Viola?

“I numeri spesso non dicono tutto ma aiutano. L’Eurobasket ha inserito tre giocatori nuovi che comportano un riequilibrio della squadra sotto tanti punti di vista, hanno tolto punti di riferimento che avevano ma ne hanno messi altri che danno altre frecce al proprio arco. La Leonis deve essere presa con le molle, è l’unica squadra che nelle ultime cinque gare ne ha vinte quattro, con delle vittorie pesanti fuori casa. Direi che ci sono tutti gli elementi per cui bisogna avere rispetto, sappiamo che troveremo una squadra diversa da quella affrontata all’andata. Noi però sappiamo che c’è consapevolezza nelle nostre potenzialità”.

Nel girone Ovest in questa settimana ci sono stati diversi movimenti di mercato. Influiranno sugli equilibri sino ad ora mostrati?

“Come sempre ci possono essere due tipi di reazioni. Il cambiamento può essere un toccasana, o un boomerang che ti torna indietro. Io sostengo che se è possibile meno cambiamenti uno fa e meglio è, ricominciare da capo o inserire continuamente alcuni elementi non è mai positivo. Una squadra di basket inizia dal precampionato a dare regole, informazioni, tattiche da portare avanti in tutto il campionato, se in corso d’opera bisogna ricominciare da capo questo rallenta il viaggio iniziato mesi prima. Tuttavia a volte cambiare qualcosa puo’ essere inevitabile”.

 

Anche a Roma si attende una folta presenza di supporters reggini.

“Io l’ho sempre detto e lo continuerò a dire sempre. Io sono stupefatto dal tifo reggino. L’avevo vissuto da giovane vice allenatore, da avversario. Mi sorprende ogni volta. Il tifo non è solo quello che si vede la Domenica in casa e fuori, ma  da quelle piccole cose della quotidianità come ad esempio i tifosi che ti vengono a trovare in albergo, il messaggio di quelli che ti avvisano che stanno organizzando la prossima trasferta. Emergono dei valori umani nei tifosi reggini che io in tanti anni in cui ho allenato ho visto poche volte. Nella mia presentazione dissi che il reggino ha la famiglia, il lavoro e la Viola. Questo dato è confortato da quello che si vede ogni giorno. Anche quando abbiamo perso le due partite in casa, siamo usciti tra gli applausi, la gente ha riconosciuto la nostra voglia di provarci e combattere. Reggio ha cultura di pallacanestro, ha visto anni di eccellenza. Ci sono tante cose che non si vedono che valgono forse ancora di più”.

Questo gruppo ha riacceso la passione senza mai risparmiarsi.

“Le persone ti riconoscono per quello che fai, qui i ragazzi sono eccezionali, ma lo sono anche  tutti quelli che ruotano intorno alla Viola, ci sono tanti che lo fanno per passione e che hanno una dedizione e una professionalità nell’essere sempre disponibili per noi. Io mi sento ricco ad avere questa fortuna. Questa gente ha la Viola marchiata a fuoco sulla pelle”.

 
Show Buttons
Hide Buttons