Viola brusco stop

 

 

VIBO VALENTIA – Una Viola in “serata no” esce sconfitta dal PalaMaiata di Vibo Valentia in quella che poteva e doveva essere la gara per chiudere il discorso salvezza e proiettarsi verso un obiettivo un po’ più ambizioso, che sarebbe stato senza dubbio anche un meritato premio per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi mesi. E’ arrivata, invece, un’umiliante sconfitta contro l’Enegan Firenze a riportare i neroarancio con i piedi per terra.

 

Ma non è qui che parleremo di “lotta salvezza” perché crediamo fermamente che quella di ieri a Vibo Valentia non sia l’espressione della Viola vista negli ultimi mesi e che le tre partite che separano i reggini dalla chiusura della stagione debbano essere occasione di pronto riscatto.

 

Se 9 minuti di semplice applicazione di principi difensivi ed offensivi fruttano un parziale complessivo di 32-10 (12-6 nei primi cinque minuti e 20-4 nel finale di gara), vuol dire che nei restanti 31 minuti, al di là degli enormi meriti di Firenze che ha vinto strameritatamente, la Viola non ha giocato per quello che è il proprio potenziale.

 

Assoluta staticità in difesa, poca circolazione di palla, tanta (troppa) frenesia in attacco nel tentativo di recuperare subito, con iniziative individuali forzate, un gap che cresceva sempre più: queste le principali cause della pesante sconfitta di ieri.

 

CRONACA – Arbitra Giovanrosa come nella gara d’andata ma sul parquet ci sono interpreti diversi: la Viola con Monaldi e Papa Dia al posto di Bell e Sorrentino, Firenze con Young e Rancic al posto di Wood e Swanston, insieme all’ex di turno, Francesco Quaglia, autore di una buona prova con 4 punti a referto.

 

La Viola parte forte con un ispiratissimo Monaldi; una sua tripla, seguita da un’altra di Fabi, proietta i reggini sul 12-6 dopo 5’; l’Enegan non sta però a guardare, si gioca tutto in una gara senza futuro e reagisce con le triple di Rancic e Young; sono poi Conti e Castelli a chiudere un parziale di 2-10 per il 14-16. E’ ancora una tripla di Monaldi (dieci punti per lui nella prima frazione) a riportare avanti i neroarancio ma il primo quarto si chiude con Firenze avanti sul 19-20.

 

Nella seconda frazione l’attesa riscossa neroarancio non arriva; gli uomini di coach Ponticiello sono poco reattivi in difesa e lasciano ampio spazio alle penetrazioni degli ospiti, trascinati da Young e Rabaglietti (26-32 al 14’). Tanta frenesia in attacco per accorciare subito il gap, tiri con l’uomo addosso per i reggini che sparacchiano sul ferro senza convinzione e l’Affrico va negli spogliatoi sul 33-40.

 

Nella terza frazione è ancora Enegan; Young è un cecchino infallibile e porta subito i suoi sul +10, Severini subito dopo firma il +12 che costringe coach Ponticiello al timeout. Nessun segnale, però, dai neroarancio al rientro sul parquet; Castelli segna con continuità e Rancic, che è in campo nonostante un risentimento muscolare patito nel secondo quarto, firma il + 17 dalla lunetta (34-51 al 25’). Cala il silenzio al PalaMaiata, capitan Caprari prova a scuotere compagni e pubblico con una tripla ma Young e Castelli, da tre punti, portano Firenze sul +19 (39-58 al 28’). Coach Ponticiello non ci sta, nuovo timeout e stavolta è una strigliata storica; persino il pubblico si scuote e parte un applauso per caricare tutta la squadra. Fabi ed una tripla di Hamilton chiudono il terzo quarto sul 45-60.

 

Tutti sperano nella rimonta ma i primi cinque minuti dell’ultima frazione sono tutti di marca ospite: Ciccio Quaglia apre il parziale di 0-7, chiuso poi da Castelli e Rabaglietti (45-67 al 34’). Titoli di coda? Non ancora. La Viola si scuote, inizia a giocare e difendere di squadra e piazza un parziale devastante di 20-4 in quattro minuti, con due triple a testa per Caprari e Monaldi. Al 38’ il tabellone recita 65-71 ed è timeout Firenze. Caja teme una rimonta clamorosa e decide di spezzare il ritmo e rimettere un po’ d’ordine. La mano trema anche a Young che fa uno su due dalla lunetta ma la tripla del -4 per i neroarancio non va a segno e Firenze chiude i giochi dalla lunetta; non basta infatti l’ultima tripla di capitan Caprari (5/7 da tre punti), l’Enegan espugna il PalaMaiata per 68-76 e può ancora sperare nella salvezza.

 

Coach Caja molto soddisfatto a fine gara, fa i complimenti ai suoi e crede nella salvezza nonostante la “penalizzazione” causata dai quattro punti persi per l’esclusione di Lucca. E’ un Ponticiello amareggiato ed allo stesso tempo arrabbiato, invece, quello che si presenta ai microfoni a fine partita, già concentrato però sulla prossima gara nella quale bisognerà cambiare subito registro. Ciò che la squadra ha fatto nell’ultimo periodo non merita un finale deludente. Servirà un’altra Viola sin da martedì e ci piace chiudere proprio con le parole di coach Ponticiello: “Non guardo statistiche né tabelline, a Ravenna dobbiamo vincere e basta.”

 

 

Nino Romeo per Reggioacanestro.it

 

VIOLA REGGIO CALABRIA – ENEGAN FIRENZE 68-76

 

 

VIOLA: Azzaro ne, Caprari 15, Fabi 9, Sabbatino 2, Viglianisi ne, Monaldi 18, Papa Dia 7, Spera, Ammannato, Hamilton 17. Coach: Ponticiello

 

FIRENZE: Young 21, Cucco 2, Quaglia 4, Rabaglietti 8, Schiano, Severini 4, Conti 12, Rancic 11, Castelli 14, Baggio ne. Coach: Caja

 

Arbitri: Renato GIOVANROSA di Rocca Priora (RM) – Mauro PANSECCHI di Pavia (PV) – Nicola CAPPATI di Roncade (TV)

 

Parziali: 19-20; 33-40; 45-60

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