Viola, si riparte sotto il segno di Frates

Occhi lucidi, frasi che arrivavano dal cuore e tante riflessioni.

La Viola si affiderà a Massimo Bianchi esclusivamente per questa domenica.

Al simbolo della grande Viola l’onere difficoltoso di guidare una squadra che, tre giorni fa, ha mostrato la sua più brutta faccia contro l’Acea Roma scendendo all’ultimo posto in classifica.

Fabrizio Frates, milanese come Max Bianchi, con un curriculum d’altissimo livello, scenderà a Reggio Calabria per prendere il posto di Giovanni Benedetto.

Un membro cardine del progetto di rilancio dei nero-arancio è stato esonerato tra i volti scuri e silenziosi della dirigenza nero-arancio: decisione pesantissima come sottolinea il Presidente Branca in conferenza stampa.

Mentre Sassari solleva Meo Sacchetti, allenatore campione d’Italia, la Viola è costretta a fare lo stesso.

Il regolamento non permette di “mandare a casa tutta la squadra” per farne un’altra: dunque, giocare al PalaCalafiore senza coach Gianni sarà dura ma la Viola ha l’obbligo di scuotersi.

I giocatori nero-arancio ricominceranno a correre nei momenti decisivi? Arriverà la giusta cattiveria? E’ Frates l’uomo giusto per dare una scossa?

Fa tutto parte del gioco, un gioco spesso crudele che non guarda in faccia nessuno.

Lo scopriremo passo dopo passo, partita per partita.

Sinceramente, non sappiamo cosa si possa chiedere di più a questa dirigenza.

Dal freddo del PalaMaiata ad un roster strapagato, la voglia di diventare una società di serie A (e non è facile) ad un primo cambio in corsa (Tony Dobbins) al cambio di guida tecnica (che non te lo danno gratis eh).

Mentre coach Calvani firma per Sassari, non sarà Francesco Ponticiello a ripartire da Casalpusterlengo come avvene quattro anni fa, ma un nome altrettanto importante per il basket italiano.

Ha vinto una Korac ed una Coppa Italia, è stato promosso quattro volte dalla A2 alla A1, insomma, questa società fa sul serio e meriterebbe vittorie su vittorie.

Se ne volete di più, come Gianni Benedetto, coach Frates è stato assistente (in Nazionale) di Carlo Recalcati e ritroverà tanti elementi del roster nero-arancio, su tutti Marco Mordente allenato a Reggio Emilia nel 2004.

Aspettando la canonica ufficialità dopo la partita contro Agropoli sembra questa la strada intrapresa per risanare una situazione più che problematica.

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