Serie A2Story

14 Agosto 1966 – 14 Agosto 2016:La Viola compie gli anni

di Giovanni Mafrici -Cinquant’anni in nero-arancio, la storia, il mito tra passato,eroi,miti,cronache e basket.

14 Agosto 1966 – 14 Agosto 2016.

La Viola compie gli anni.

Sono cinquanta( oggi é la data dalla morte del Dottor Pierò Viola ndr): il Giudice Giuseppe Viola accolse la voglia di far bene e la passione dei Dirigenti Micali e De Carlo e creò, in onore del fratello gemello defunto, la Cestistica Piero Viola.

Dai campi all’aperto, passando per
lo Scatolone(primo Palasport al chiuso della Città), il PalaBotteghelle ed il maxi-Pentimele, diventato successivamente PalaCalafiore sono passati cinque decenni.

Sono state annate di emozioni, sorprese, coinvolgimento di una popolazione, riscatto sociale in una terra martoriata
da mille problematiche uniti a errori di percorso, fallimenti, problematiche unite in un mix di voglia di continuare l’avventura al motto di “Qui non si muore mai” creata dal Capitano Sandro Santoro.

Si era partiti nel 1966 con la Viola del Coach Arcangelo Lo Faro( subito dopo arrivarono due Coach peloritani Dispinzieri e Fotia )del “bandito” Peppe Melito, Rocco Ferrinda, I fratelli Saccà, i fratelli Arena,di Pasquale Favano e Tito Messineo,del Professore Melara, dei primi “stranieri”,La Rosa, Maimone,Leonaldi,Del Nostro,Ioppolo,Miceli e
Mazzagatti, poi Gigi Rossi, Aspidi e Paiusco: canotte di lana con una V al centro della maglia ed una incredibile voglia di crescere.

L’era di Massimo Bianchi e del suo numero cinque, la rivoluzione italo-americana con l’estro e la fantasia di Campanaro, il mito Kim Hughes.

La bomba K, Cj Kupec, l’arrivo dalla Nba di Reggie King: la prima serie A2, e la prima Serie A1 grazie al cuore di Gianfranco Benvenuti.
La storia della Viola è passata da momenti tragici come la scomparsa di
Massimo Mazzetto, play emergent del basket italiano

La Viola dei primi passi al minibasket di Kobe Bryant seguendo papà Joe con Coach Puglisi.
Tutta la grinta del “Paron” Tonino Zorzi e la crescita di Donato Avenia, Stefano Attruia e Gus Tolotti aggiunta ai centri di Dan Caldwell.

I primi passi della colonizzazione argentina con Sconochini e Rifatti.

La Viola di Gianni Scambia e delle stelle marchiata Panasonic : l’apertura del PalaPentimele ed il record di pubblico dell’impianto stesso, giunto a cifre da capogiro

La retrocessione nonostante i canestri di Michael Young, la promozione in A1(con il numero venti assoluto protagonista) e la
creazione di quella che, probabilmente è stata la Viola più forte di sempre: Sasha
Volkov e Dean Garrett e Carlo Recalcati(con Roberto Bullara al tiro) ed il canestro scippato a Treviso.
Il Capitano dei Capitani Sandro Santoro pronto a combattere dentro e fuori dal campo per la causa.

La grinta di Marco Spangaro e la resistenza in mezzo al sorgere della crisi.
Le problematiche inserite in mezzo al momento più alto della storia della Viola: il titolo cadetti dei 78-79 di Gaetano Gebbia.

Il cambio di proprietà:l’inizio dell’era Versace

L’arrivo di un giovanissimo Manu Ginobili alla corte di Gaetano Gebbia.

La firma di Montecchia, i canestri di Oliver, Seby Grasso in Nazionale ed i passi da gigante.

L’estate pazza di Barbaro tra Sabonis, Myers,Pozzecco Evans,Varejao e non solo, la ricostruzione tra le macerie con Ansaloni,Randazzo,Cortese e Bona.
Una passo alla volta per vedere un po’ di Carlos Delfino, ed la rivoluzione targata Silipo: Lino Lardo e l’ultima grande Viola.

L’impresa sfiorata contro il Treviso: Lamma, Eubanks, Ivory,Rombaldoni e Cittadini.

L’ultima serie A: Giovacchini ed il successo alla prima giornata contro Benetton.

I problemi, la retrocessione, la ripartenza in Lega Due con Paolo Moretti(grande Joe Bunn), due anni di assenza fatti di Serie D e basket giovanile.

Il ritorno in B, la cordata reggina, l’acquisizione da parte del Patron Muscolino, gli spareggi persi, la conquista della A2 ed il Botteghelle pieno con Piazza in regia, l’anno del premio Under e della nuova A2 con Coach Ponticiello.

I problemi con l’impiantistica ed il trasferimento a Vibo Valentia.
Il ritorno di Giovanni Benedetto ed il Palacalafiore pronto a ruggire.

La nuova A2, tra un canestro ed una ripartenza.

La voglia di emergere e le delusioni dell’ultima stagione seguita dalla capacità di rimanere in piedi.

La scelta romantica del nuovo Presidente Raffaele Monastero, figlio di uno storico collaboratore del Giudice.

Il futuro? E’ Antonio Paternoster, allenatore con voglia di fare ed un roster giovane ed effervescente nel segno della storia e degli occhi attenti di chi tifa da lassù Massimo Rappoccio e Peppe Condello.

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