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APPLAUSI AL SOCCORSO:UN INCONTRO SPECIALE TRA BASKET E FOTOGRAFIA

Giorno 6 Maggio 2020, l’Under 14 del Nuovo Basket Soccorso ha avuto il piacere di incontrare Matteo Marchi, fotografo italiano impegnato nel fantastico mondo della pallacanestro.

Il suo percorso di fotografo – si legge nella nota redatta da Luigi Zumbo –  è iniziato dalle Minors italiane, arrivando, prima, fino ai playoff dell’Eurolega e, adesso,fino al magico mondo della National Basketball Association americana. Il non-plus-ultra del basket, insomma.

Tutto è avvenuto in videoconferenza, come da prassi in questo periodo di lockdown, e in quasi 90 minuti Matteo ha volentieri risposto alle domande dei ragazzi NBS collegati.

La maggior parte delle domande ha riguardato l’esperienza di Matteo in NBA. Ed hanno

riguardato il suo rapporto col basket, le sue emozioni al cospetto di campioni famosissimi e celebrati, i suoi inizi come fotografo ed altre curiosità che hanno soddisfatto i ragazzi, come per esempio quanto sia difficile scattare al momento giusto in una partita di basket o quanto si debba stare attenti per immortalare un gesto atletico in particolare.

Tra le tante cose raccontate ci sono state le sensazioni provate la prima volta in cui è entrato al Madison Square Garden (perché Matteo, quando è in USA, vive stabilmente a New York), la prima volta in cui ha fotografato l’All Star Game NBA, i suoi giocatori preferiti ed altri divertenti aneddoti. Per esempio, ci ha detto che Chris Paul è un giocatore “che parla molto in campo”, utilizza il cosiddetto trash talking spesso e volentieri, sempre nell’ottica di tenere sotto pressione l’avversario e destabilizzarlo.

Ci ha riferito che è praticamente impossibile chiedere ai giocatori un selfie o un autografo durante il suo lavoro. La cosa non è prevista dalle regole a cui sono sottoposti i fotografi (e giornalisti) accreditati. Ha raccontato ai ragazzi com’è la routine dei giocatori e delle squadre prima delle partite ufficiali. Un riscaldamento molto più ampio e particolare rispetto a quello a cui siamo abituati qui in Europa. I giocatori escono a coppie in campo e provano tutto quello che, poi, potrebbe avvenire in partita.

Movimenti in post basso ed in post alto per i lunghi, ball-handling e sedute di tiro per gli esterni. Sempre sotto l’attenta visione di almeno tre assistenti allenatori.

Per quanto riguarda gli italiani in NBA, Danilo Gallinari e Marco Belinelli, ci ha detto della loro disponibilità ed affabilità nei suoi confronti. Sempre pronti a ringraziare personalmente quando si imbattono in una loro bella foto di Matteo. D’altronde Matteo è di Imola, quindi corregionale di Marco Belinelli.

Non ha lesinato consigli ai nostri ragazzi su come seguire i propri sogni, affrontare le difficoltà in campo e fuori ed anche il rapporto con compagni ed allenatori. Eh sì, perché Matteo è stato anche giocatore ed allenatore di pallacanestro prima di dedicarsi totalmente alla fotografia.

Un personaggio a tutto tondo che ha saputo incuriosire i ragazzi, renderli partecipi, rispondendo alle loro domande e dispensando buoni consigli. Un incontro sicuramente piacevole, divertente e formativo che, certamente, i nostri ragazzi hanno apprezzato.

Un grazie immenso, dunque, a Matteo per la disponibilità, al nostro Gabriele Barreca per aver organizzato il tutto ed ai ragazzi e coaches della nostra Under 14 per aver partecipato entusiasti.

 

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