AGOSTO 66-AGOSTO 2021, I 55 ANNI DEL MITO VIOLA

14 Agosto 1966 – 14 Agosto 2021.Il Mito Viola compie gli anni.

Sono cinquantacinque: il Giudice Giuseppe Viola accolse la voglia di far bene e la passione dei Dirigenti Micali e De Carlo e creò, in onore del fratello gemello defunto, la Cestistica Piero Viola.

 

Dai campi all’aperto,dal Piria ad De Amicis(e non solo) passando per lo Scatolone (primo Palasport al chiuso della Città), il PalaBotteghelle ed il maxi-Pentimele, diventato successivamente PalaCalafiore sono passati cinque decenni e mezzo. 

Sono state annate di emozioni, sorprese, coinvolgimento di una popolazione, riscatto sociale in una terra martoriata
da mille problematiche uniti a errori di percorso, fallimenti, problematiche unite in un mix di voglia di continuare l’avventura al motto di “Qui non si muore mai” coniata dal Capitano del Capitani, Sandro Santoro.

Si era partiti nel 1966 con la Viola del Coach peloritano Fotia del “bandito” Peppe Melito, di Pasquale Favano,del Professore Melara, dei primi “stranieri”, Miceli e Mazzagatti,da Santo Versace a Natino Chirico(la scuola di vita nero-arancio diede i propri natali sportivi ad eccellenze assolute nel mondo della moda e della pittura) poi Gigi Rossi, Aspidi e Paiusco: canotte di lana con una V al centro della maglia ed una incredibile voglia di crescere. 

Giuseppe Viola ed i suoi Dirigenti, tra i quali,spiccava la presenza di un’altro stimato Magistrato, Giuseppe Tuccio.

(A dirla tutta per nominare tutti i Dirigenti,giocatori,allenatori,preparatori, tifosi, volontari, non basterebbe il web intero, probabilmente e ci scusiamo anticipatamente per chi non è presente in questo semplice report)

L’era di Massimo Bianchi e del suo numero cinque,i tiri di tabella e la promozione in A, storica dopo la partita di Pavia, di Ciccio Grasselli, la rivoluzione italo-americana con l’estro e la fantasia di Campanaro, il mito Kim Hughes.

La bomba K, Cj Kupec, l’arrivo dalla Nba di Reggie King: la prima serie A2, e la prima Serie A1 grazie al cuore di Gianfranco Benvenuti.

La storia della Viola è passata da momenti tragici come la scomparsa di Massimo Mazzetto, play emergente del basket italiano, oggi,segno di unione collettiva verso la creazione di una statua in suo onore.

La Viola dei primi passi al minibasket di Kobe Bryant seguendo papà Joe con Coach Puglisi.

Tutta la grinta del “Paron” Tonino Zorzi e la crescita di Donato Avenia, Stefano Attruia e Gus Tolotti(recordman di presenze in maglia nero-arancio) aggiunta ai centri di Dan Caldwell.

L’ingaggio di Gaetano Gebbia, allenatore che stravolse il modo di pensare al settore giovanile insieme al suo mentore, Gianfranco Benvenuti.

I primi passi della colonizzazione argentina con Sconochini e Rifatti.

La Viola dell’Ingegnere Gianni Scambia,motore trainante delle progettualità di crescita di una stella marchiata Panasonic,la stella del Sud : l’apertura del PalaPen
timele ed il record di pubblico dell’impianto stesso, giunto a cifre da capogiro

La retrocessione nonostante i canestri di Michael Young, la promozione in A1(con il numero venti assoluto protagonista) e la
creazione di quella che, probabilmente è stata la Viola più forte di sempre: Sasha
Volkov e Dean Garrett e Carlo Recalcati(con Roberto Bullara al tiro) ed il canestro scippato a Treviso,uno dei più grandi punti interrogativi di sempre del basket italiano.

Il Capitano dei Capitani Sandro Santoro pronto a combattere dentro e fuori dal campo per la causa. 

La grinta di Marco Spangaro e la resistenza in mezzo al sorgere di una crisi causata per distruggere un sogno che dava “fastidio” a tanti, troppi attori non protagonisti di questa meravigliosa favola sportiva.

Le problematiche inserite in mezzo al momento più alto della storia della Viola: il titolo cadetti dei 78-79 di Gaetano Gebbia.

Il cambio di proprietà:l’inizio dell’era Versace

L’arrivo di un giovanissimo Manu Ginobili alla corte di Gaetano Gebbia.

La firma di Montecchia, i canestri di Oliver, Seby Grasso in Nazionale ed i passi da gigante.

L’estate pazza di Barbaro tra Sabonis, Myers,Pozzecco Varejao e non solo, la ricostruzione tra le macerie con Ansaloni,Randazzo,Cortese e Bona.
Una passo alla volta per vedere un po’ di Carlos Delfino, ed la rivoluzione targata Agostino Silipo: Lino Lardo e l’ultima grande Viola.

L’impresa sfiorata contro il Treviso: Lamma, Eubanks, Ivory,Rombaldoni e Cittadini.

L’ultima serie A: Giovacchini ed il successo alla prima giornata contro Benetton.

Il tifo organizzato, il Club San Bruno, I Total Kaos(freschi di 31 anni di attività) ed il ricordo indelebile di Massimo Rappoccio e Peppe Condello.

I problemi, la retrocessione, la ripartenza in Lega Due con Paolo Moretti(grande Joe Bunn), due anni
di assenza fatti di Serie D e basket giovanile.

Il ritorno in B, la cordata reggina, l’acquisizione da parte del Patron Muscolino da Gioia Tauro, gli spareggi persi, la conquista della A2 ed il Botteghelle pieno con Piazza in regia, l’anno del premio Under e della nuova A2 con Coach Ponticiello.

I problemi con l’impiantistica ed il trasferimento a Vibo Valentia.
Il ritorno di Giovanni Benedetto ed il Palacalafiore pronto a ruggire in A2.
E poi, i problemi, gli harakiri, le società fantasma ed il fallimento.

La ripartenza in svariati modi e forme dove, in un era diversa tocca crederci a portare avanti progetti sostenibili, senza passi più lunghi della gamba.

Oggi, senza un’imprenditore “vero” al comando, in Serie B c’è la Pallacanestro Viola dei tifosi con a capo il Dottore Laganà sostenuti dai progetti del Supporters Trust. 

Il marchio Viola è impresso su più maglie, vedasi l’operato giovanile della Scuola di Basket.

Tutti nel ricordo e nei tentativi di emulazione di un Mito che resterà per sempre nei nostri cuori sotto gli occhi attenti di una Stella, la più grande, che oggi non c’è più ma vigila tutto da lassù: Giuseppe Viola.

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