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ASPETTANDO IL PALABENVENUTI:I RICORDI DI LILLO BARRECA

Le parole dello storico massaggiatore della Cestistica Piero Viola, aspettando l’intitolazione dell’impianto reggino al grande Coach della prima Serie A1 in nero-arancio

La nota Viola Inside

LILLO BARRECA RACCONTA GIANFRANCO BENVENUTI

Benvenuti è stato colui che ha fatto rinascere la pallacanestro a Reggio Calabria: nei quattro anni con lui abbiamo avuto sia prima squadra che giovanili. Lui ha portato tutto questo che è andato avanti negli anni e c’è tuttora. Con lui abbiamo vinto partite che sembravano già perse; ricordo anche che prima di ogni partita si riuniva a casa sua con alcuni giocatori e guardavano le registrazioni delle partite degli avversari per studiarne gli schemi. Era una persona molto attenta e meticolosa, anche durante gli allenamenti ed era sempre l’ultimo che andava via.
Benvenuti era un toscanaccio, c’era grande rispetto tra di noi, mi voleva bene. Forse anche per questo potevamo permetterci di farci qualche dispettuccio, come per esempio quando andavamo in trasferta e Mario Porto mi diceva sempre di fare lo “sciacquetto” sorseggiando il vino per farlo arrabbiare. Ma anche io mi arrabbiavo, forse ancora di più, quando durante gli allenamenti andavo nello spogliatoio con qualche giocatore, poi tornavo e trovavo i medicinali che tenevo ben sistemati nella mia borsa tutti sparsi a terra. Ed io glielo dicevo: “Coach! Se succede qualcosa non mi chiamate perché mi devo mettere a sistemare i medicinali!” Ma nonostante questo si lavorava bene insieme, non poteva essere altrimenti; Gianfranco Benvenuti era una degna persona e credo che la stima fosse reciproca. Al di fuori dell’ambito professionale, in cui lui si dimostrava un allenatore esigente, aveva instaurato dei buoni rapporti con tutti i suoi collaboratori e spesso organizzavamo cene qui a casa mia con i ragazzi e la mia famiglia.

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