Botteghelle,seconda sconfitta consecutiva

 

 

 

Onore al merito ai padroni di casa, che resistono all’ottimo inizio ospite e fanno loro la partita con percentuali da urlo (Guzzo e Gallo su tutti) e con una difesa lucida e attenta.

 

Veniamo al match. Il Botteghelle parte fortissimo: Canale e Pensabene suonano la carica, ma è tutto il gruppo che funziona bene. Cosenza stenta a trovare il bandolo della matassa, e si affida più alle soluzioni dei singoli. L’organico di Arigliano è di alto livello, la partita si mantiene su binari di grande equilibrio (16 – 16).

 

In apertura di secondo parziale il Botteghelle accelera: triple di Canale e Vazzana e mini fuga sul +5. La reazione dei padroni di casa è straordinaria: Gallo comincia a mettere una serie interminabile di triple, Guzzo gestisce in maniera ordinata la squadra, che ha ottime risposte da Coscarella. Il parziale è di 13 a 5, mitigato da Pensabene e dal tiro allo scadere di Santucci. (37 – 29).

 

Il Botteghelle è nel pallone: i ragazzi di Corlito si affidano più ai singoli che al gioco di squadra faticando in attacco più del dovuto. Catanoso, limitato dai falli nel secondo quarto, ci prova, ma senza troppa fortuna. Sul fronte opposto la Nertos gioca servendosi del collettivo e mandando a referto tutti gli uomini a sua disposizione. (65 – 46)

 

Il quarto finale serve solo a “mettere a posto le statistiche”.  Guzzo trova delle belle triple, coadiuvato da Spadafora, ma la partita è sostanzialmente già finita. Punteggio finale 83 – 62.

 

Ottima l’impressione destata dalla Nertos: squadra quadrata, profonda, dotata di centimetri ed esperienza. Sicuramente una delle candidate alla promozione. Due uomini su tutti: Gallo che a suon di triple ha cambiato il match, e Guzzo, play abile e attento a gestire la squadra mettendo, al contempo, parecchi punti a referto.

 

In casa Botteghelle si è visto rispetto alla prima giornata, qualche passo in avanti. Rimane comunque la sensazione di una squadra bloccata dalla scarsa capacità di creare un gioco corale, con la circolazione di palla che latita e il gioco che troppo di sovente si basa solo su individualismi.

 

Bisognerà lavorare, ma il tempo c’è.

Da Botteghelle basket.it

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