Wikiviola

BRENT SCOTT

Un mito assoluto della storia nero-arancio.

E’ rimasto in particolare scolpito nella mente di tutti il suo gesto tipico per festeggiare i canestri piu’importanti e per coinvolgere tutto il pubblico… quel “Raise the roof” (con le braccia e le mani spinte verso l’alto come a voler alzare il tetto del PalaCalafiore) che in tanti non avranno dimenticato.

La sua carriera

Di ruolo centro, arrivò per la prima volta nel campionato italiano nel 1995-1996, ingaggiato dalla Libertas Forlì in Serie A1 con cui viaggiò a medie di 16,5 punti, 9,5 rimbalzi e il 67,6% al tiro da due.

Dopo un’estate nella lega USBL, nel 1996-1997 trascorse la sua prima e unica stagione in NBA totalizzando 16 apparizioni con gli Indiana Pacers. Dopo questa esperienza fece ritorno in USBL, poi vestì per un’annata i colori del TAU Vitoria, contribuendo con 13,6 punti in regular season e 15,0 nei play-off al raggiungimento delle finali play-off che videro però il club basco sconfitto.

Per la stagione 1998-1999 scese nella Serie A2 italiana ingaggiato dalla Viola Reggio Calabria. Scott ebbe una stagione da 19,9 punti e 11,7 rimbalzi di media, mentre a livello di squadra i calabresi centrarono la promozione dopo il 3-0 nella serie finale play-off contro Biella.

Queste prestazioni gli valsero la chiamata da parte del Real Madrid. Con 11,1 punti e 6,9 rimbalzi di media in regular season e 8,1 punti e 5,8 nei play-off, Scott fece parte della rosa che divenne campione di Spagna.

Nell’estate 2000 tornò alla Viola Reggio Calabria, dove replicò i 19,9 punti di media di due anni prima (oltre a 9,9 rimbalzi), questa volta però in Serie A1 e non in A2. Le sue prestazioni contribuirono al raggiungimento della salvezza.

Venne poi firmato dalla Pallalcesto Amatori Udine per l’annata 2001-2002. La sua stagione, che lo vide mettere a segno cifre minori rispetto alle precedenti parentesi (13,0 punti e 7,7 rimbalzi di media), si interruppe di fatto il 17 febbraio sul campo della Pallacanestro Varese, quando si fratturò l’anulare sinistro e fu costretto a un’operazione.[1] Rientrò per due gare dei play-off a maggio, senza però incidere.

Nel 2002-2003 fu di scena in Grecia con il PAOK Salonicco, quindi giocò per altri due anni in Spagna, prima al Murcia e poi al Badalona.

Le ultime tappe della sua carriera da giocatore furono in Polonia al Włocławek e in Grecia all’AEK Atene.
Allenatore
Dal 2012 al 2016 ricoprì la carica di assistente allenatore di Trent Johnson ai TCU Horned Frogs. Nel 2016-2017 ricoprì nuovamente il ruolo di assistente alla Rice University dove lavorò già anni prima nonché dove crebbe a livello universitario, poi venne ingaggiato come assistente di Mike Rhoades presso la Virginia Commonwealth University.  

Il messaggio per la venuta di Manu Ginobili a Reggio Calabria https://youtu.be/upfzSNGOu0E?si=MurHxi1JeOtcq9hL

 

Qualche annno fa Giovanni Mafrici è volato in casa Scott per parlare con un grandissimo Mito della storia nero-arancio.

 

 

Show Buttons
Hide Buttons