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CATANZARO, QUANTE EMOZIONI PER LA “FABBRICA DEL BASKET”

Un conto è affermare “Faremo un museo del basket”, un altro è, in poche mosse, creare dei corner impattanti, storici, pronti a trasudare quel che è stato senza dimentare l’oggi.

A Catanzaro, si lavora verso l’oggi, con la Serie C capolista e verso il futuro così come si è sempre fatto. Vedere Kenneth Viglianisi in A2, Daniele Dell’Uomo, Gianluca Carpanzano, Nicola Markovic e Yande Fall in B1, solo per fare qualche esempio non può che inorgoglire.

Ma alla fine dei conti, in casa giallo-rossa non si è mai vissuto di ricordi ma di fatti concreti, toccando con mano la crescita dei figli della cantera, Da Sipovac a Giglio, da Basile a Fourè solo per fare qualche esempio.

Bella e riuscita l’iniziativa della società che, a dirla tutta e con estrema sincerità vorremmo vedere replicata in tutti gli impianti della Calabria (in tal senso, la super attiva Fip Calabria potrebbe scendere in campo).

Maglie appese da urlo, ricordi su ricordi di chi non c’è più dal mito Gus Tolotti a Fabian Tourn, gli articoli di Marino Gentile(che ci segue da lassù) senza dimenticare l’unico ed indimenticabile Nico Bianco e non solo.

Ricordi di una Catanzaro che volava nella B  che contava con Francesco Ciambrone alla guida, con allenatori del calibro di Moretti, De Sisti, i reggini Benedetto e Tripodi(il Coach delle promozioni), Fabrizio Tunno e non solo.

Coach Tunno è quasi emozionato nel mostrarci quanto creato(e che sarà oggetto di un nostro video dedicato).

“Niente di trascendentale” come raccontava un vecchio allenatore, ma tanto di storia e cuore dell’anima giallo-rossa: dai fasti della C ai voli in B, da Giulio Eroe a Davide Praticò, da Zamboni a Mastria,da Zumbo a Gentile, da Rifatti a Trentini, da Guillhermo e Carlos Gallo, da Pellicanò a Shorter, da Principe a Joe Sabbia, da Ogliaro a Doati, da Toni Saccardo ad Andrea Scuderi, da Naso a Battaglia,da Dal Fiume a Pulinas, fino ai ragazzi di Salvatore Procopio, anima da sempre del basket di Catanzaro Lido( solo per fare qualche esempio simbolico).

Simbolico come, la quattordici Playlife del Capitano dei capitani, il simbolo assoluto della storia giallorossa, l’enfant prodige della grande Viola Pfizer campione d’Italia, Andrea Cattani.

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