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I CENTO ANNI DI ALDO GIORDANI, LA VOCE DEL BASKET

Il 17 febbraio tutto il mondo del basket ha festeggiato il 61 compleanno di sua maestà Michael Jordan.

Oggi,invece, ricorre un bel compleanno, i cento anni del compianto “Jordan” D’Italia, Aldo Giordani.

In primis, giocatore, anche della nazionale in compagnia di Vittorio Tracuzzi.
Successivamente capostipite del giornalismo cestistico tricolore.

Cresciuto tra Bologna e Milano, con lo scoppio della Grande Guerra si trasferisce con la famiglia a Roma e lì incontra un uomo che cambia la sua vita. E anche quella della pallacanestro italiana.
Il suo lavoro di interprete presso la divisione militare americana lo mette infatti in contatto con Elliot Van Zandt, capitano di fanteria del Dipartimento di Atletica dell’esercito statunitense.
Andando ad intrecciare le vicende dei pionieri del Basket reggino, Van Zandt, passò anche dalla nostra città: era una sorta di Referente Tecnico Nazionale dell’epoca, modello l’odierno Andrea Capobianco(e prima ancora Gaetano Gebbia).
In sintesi, girava l’Italia portando il verbo della Pallacanestro.

    

Tra i due si instaura un rapporto molto forte: quando Van Zandt viene nominato commissario tecnico della Nazionale italiana di pallacanestro, Giordani ne segue le gesta iniziando di fatto la sua carriera di giornalista. 

Da giovanissimo diventa direttore della rivista federale “Pallacanestro”, a cui cambia presto il nome in “Basket”. Collabora poi con “La Gazzetta dello Sport” e “Sport Illustrato”, per poi approdare al “Guerin Sportivo” fondando successivamente “Guerin Basket”, preludio alla nascita nel 1978 del mitico settimanale “Superbasket”, per anni punto di riferimento per tutti gli appassionato di pallacanestro, di cui Giordani è stato anche direttore fino al 1991. Chiamato in Rai negli anni cinquanta, condurrà uno spazio dedicato, totalmente cestisti anche su “La Domenica Sportiva”

Il suo modo, speciale, unico e competente di raccontare la pallacanestro segna una svolta totale.
In carriera, raccontò a più battute anche della Viola, ecco un piccolo tributo in nero-arancio rivolto a lui, tra Coach Benvenuti, Kim Hughes ed un piccolo Kobe Bryant.

 

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