Il Direttore Tunno Coast to Coast

 

 

Nessuna formazione calabrese ai nastri di partenza ma tanti occhi puntati sui nostri esponenti.

Tra gli ex ed i veri e propri calabresi c’era il Direttore Tecnico della Planet Catanzaro, Fabrizio Tunno.

Coach, un commento sulla manifestazione? Rispetto alle antecedenti si va in su o in giù?

Sono stati tre giorni abbastanza intensi e piacevoli. Ottima l’organizzazione dell’evento da parte delCecina Basket. Ho trovato un buonissimo livello tecnico delle squadre partecipanti, tanti giovani interessanti e non a caso, la finale della DNA è stata decisa dal giovane Ceron. Ne approfitto per fare i complimenti a Coach Giovanni Benedetto che solo per un soffio non è riuscito a portare a Matera il prestigioso trofeo dopo aver battuto in semifinale la Moncada Agrigento.

 

Evidente crisi di numeri. La Virtus Catanzaro è uno dei pochi esempi positivi d’Italia sull’aver creduto sui settori giovanili, ormai una chimera in qualsiasi regione.

Il calo del basket italiano, a tuo avviso, parte da li?

Negli ultimi tre anni tante squadre hanno alzato bandiera bianca; i regolamenti federali vanno sicuramente rivisti ma penso che la crisi sia dovuta anche ad altri fattori; le società devono avere il coraggio e la convinzione di destinare una parte del loro budget alla costruzione del proprio settore giovanile, solo in questo modo di può dare continuità al movimento.

 

La Calabria non parteciperà al Trofeo delle Regioni nè in chiave maschile nè in chiave femminile.

Hai vissuto esperienze in altre realtà, cosa si può e si dovrebbe fare per rilanciare il movimento cestistico nella nostra regione?

La nostra è una regione dove il numero di praticanti è molto basso. Probabilmente servirebbe creare un rapporto più intenso con le scuole per far conoscere ad un numero sempre maggiore di giovani il gioco della pallacanestro e aprire nuovi centri minibasket soprattutto nei paesini più sperduti. Aumentando il numero dei praticanti, aumenta la possibilità di scovare qualche talento.

 

Capitolo Dnc: da quel che si evince hai lasciato la panchina in ottime mani. La Assitur è la leader delle calabresi del girone, dove possono arrivare a tuo avviso i giocatori giallo-rossi?

La squadra può arrivare lontana, molto più lontana di quanto possano pensare i nostri giocatori. Negli ultimi due mesi siamo stati un pò sfortunati per la perdita di Carpanzano e Zofrea ma abbiamo tutto il tempo per continuare a stupire, abbiamo energia e qualità per battere Acireale e Messina cheindubbiamente, come roster, hanno qualcosa in più rispetto a noi.

 

Città come Palmi, Gioia Tauro, Taurianova, Cittanova, Vibo, Pizzo, Rossano, Rogliano, l’elenco sarebbe infinito, non hanno più il basket. Recuperando queste realtà la crescita sarebbe esponenziale. Cosa ne pensi?

La pallacanestro deve assolutamente ritornare in tutti questi centri importanti ma è indispensabile fare un minimo di programmazione nel medio e lungo termine altrimenti ogni anno assisteremo a delle defezioni.

E’ triste vedere piazze storiche e importanti come Palmi, Cosenza, Crotone, Vibo, Soverato….ect…..

in categorie cosi basse o addirittura senza basket.

E’ vero che le regole del gioco devono cambiare… ma dobbiamo cambiare anche noi tutti addetti ai lavori.

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