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IL MITO DAN CALDWELL

Una mano fatata, un lavoratore unico che si fermava ore ed ore per tirare a canestro dopo ogni allenamento sotto la guida di Tonino Zorzi.

Il 26 dicembre ha spento le candeline il mito Dan Calwell, eroe di generazioni e generazioni in riva allo stretto.

Probabilmente senza il suo infortunio accidentale subito in quel di Varese, la storia del Mito Viola si sarebbe impreziosita di altre perle indimenticabili ma, chi lo ha visto giocare non dimenticherà mai il suo arresto e tiro, un Botteghelle incandescente, il rumore del battito dei piedi pronti a far tremare l’impianto ed un”Forza Dan, Forza Dan” che caricava a mille la stella di Seattle.

   

Arriva in Italia nella stagione 1985-86 in Serie A2 alla Rivestoni Brindisi. Dopo due stagioni,nel 1987 passa alla Viola Reggio Calabria.

A Reggio disputa tre stagioni e mezzo (fino al novembre 1990), entrando nella storia del basket cittadino. In Serie A2 1988-89 trascina la Viola alla vittoria del campionato ed alla promozione in A1. Al termine della stagione 1989-90 vince il titolo di miglior marcatore del campionato.

La sua esperienza alla Panasonic di Carlo Recalcati nel primo anno al PalaCalafiore durò poco a causa di un infortunio e venne sostituito da un altro mito, Michael Young.

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