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Kenneth Viglianisi: “La nuova squadra,? Non c’è fretta. Campo Calabro? Orgoglioso del nuovo playground”

Kenneth Viglianisi, cestista reggino reduce dallastagione in A2 con la Sebastiani Rieti, è stato ospite del format Tiro da 4 in compagnia di Giovanni Mafrici, dove ha ripercorso la sua carriera tra aneddoti e progetti futuri.

La stagione con Rieti è stata positiva nonostante le difficoltà di un campionato lungo e impegnativo. “38 partite, doppi turni infrasettimanali, tante trasferte… Ma il gruppo era eccezionale. Con Diego Monaldi e Ion Lupusor(entrambi ex Viola) c’era un bel mix di leadership e spogliatoio. Ai playoff abbiamo incontrato una squadra più attrezzata: Cantù meritava di vincere il campionato”, ha spiegato Viglianisi. Sul pivot avversario Grant Basile, Kenny ammette: “Un rebus per noi. Fisicità, tiro da tre… Giocatore di categoria superiore. Con quei profili, l’unica è impedirgli di prendere palla”.

Sul basketmercato, Viglianisi preferisce cautela: “Bisognerà attendere. Quando deciderò, i miei conterranei lo sapranno prima di tutti”.

Tra i momenti più emozionanti della carriera cita la doppia promozione in A2 con Torino: “La prima con coach Pillastrini, la seconda con Bechi. Erano squadre fortissime, io ero l’unico ‘poco titolato’. Bellissimo chiudere un ciclo con quella città”.

Parlando di Trapani, dove è stato un beniamino, Viglianisi esprime ammirazione: “Piazza vibrante, calore incredibile. Hanno fatto una stagione di altissimo livello. Sono felice per Marco Mollura, ex compagno: da C a A1 da capitano, un lavoratore eccezionale, se lo merita”.

Una chicca locale è l’apertura di un nuovo playground a Campo Calabro, gratuito e illuminato fino a mezzanotte. “L’ho visitato: c’erano già ragazzi a giocare. Luoghi così sono vitali per lo sport”, commenta Kenneth, che promette di tornare ad allenarsi lì.

Prossima tappa? L’A2, ma solo con il progetto giusto.

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