L’indagine.Di Bernardo della Vis, “I nostri giovani sono penalizzati.Strutture scandalose”

In un basket italiano sempre più malato, “drogarsi” di basketday è davvero difficile.Tanti stranieri, troppi stranieri in certi campionati dove, riconoscere un Italiano sembra davvero difficile.Sono passati i tempi di Caldwell e Hughes, di Volkov e Garrett.Pochissimi italiani sul campo e movimento nazionale che ne risente.
Il Calabria, la situazione non è certo migliore.Si ricorre alla scelta di atleti stranieri per vincere i campionati, a grossi veterani provenienti da fuori ed anche a giovani dei principali settori giovanili della penisola per rafforzare le formazioni nostrane.
Mandare i nostri talenti migliori fuori? Se lo chiedono in tanti.Dirigenti,genitori,gli atleti stessi.E’ chiaro che la differenza vista ogni anno al Trofeo delle Regioni ed ai Tornei Giovanili è evidenziata anno dopo anno.
Nelle altre regioni ci sono ragazzi più forti ed alti, più strutturati fisicamente in primis, tecnicamente in secundis.
Paga operare nel settore giovanile in Calabria?
Cosa si può fare per arrivare un domani al livello delle altre regioni?

R) Le prime due domande sono strettamente legate e meritano un’unica risposta. Il settore giovanile è nel modo più assoluto la linfa vitale per una società con ambizioni di crescita, a maggior ragione adesso che la Federazione ha stabilito le nuove regole in merito ai parametri.
Lavorare sui giovani è fondamentale,ma per noi calabresi , ed in particolare reggini,sta diventando una vera impresa. Certamente le altre regioni hanno un altro passo,difficilmente in Calabria possiamo competere con le fisicità degli atleti di altre regioni,ma il problema non è tanto economico o naturale,il problema è strutturale.Non ci sono campi adeguati dove far crescere i nostri ragazzi,non ci sono abbastanza turni nelle palestre per allenare nel giusto modo i nostri atleti.Un ragazzo migliora solo se allenato, questo non lo scopro certo io.

Lo scudetto ’95 dei cadetti della Viola è stato solamente un caso isolato?

R)A mio avviso lo scudetto del 95 non è stato un caso ma è figlio del concetto espresso nella precedente risposta.Nel 95 la città di Reggio era devota alla pallacanestro,centinaia di ragazzi invadevano le palestre per giocare a Basket, per non parlare dei playground che ormai sono solo nei nostri ricordi. Una società come la Viola sacrificava mezzi e uomini sul settore giovanile, investendo anche in ragazzi provenienti da fuori città e fuori Calabria.L’aria baskettara che si respirava a Reggio non aveva eguali in tutta Italia,quei ragazzi sono andati a prendersi lo scudetto perchè il loro cuore è stato più forte di qualsiasi limite fisico.La preparazione mentale,l’allenarsi bene e tanto,il rappresentare la Reggio Calabria del basket hanno fatto il resto.

Da dirigente consiglieresti ad un tuo atleta di andare fuori a giocare?

R)Da dirigente al momento non ho la forza di offrire ad un ragazzo la possibilità di vivere il nostro sport come andrebbe vissuto. Studio,allenamenti,foresteria e disciplina,sono per un giovane che vuole ” sfondare ” nel nostro sport elementi essenziali. Non disponendo di ciò, al ragazzo a malincuore non potrei negare una simile esperienza,ma la mia rabbia la riverserei sui nostri dirigenti e politici.Non e’ ammissibile che venga costruita una scuola senza una palestra adeguata,non e’ ammissibile che le strutture esistenti vengano lasciate marcire,è inaccettabile che non riescano a capire che per creare sportivi che diano “lustro” alla nostra città c’è bisogno di strutture che accompagnino la crescita dei ragazzi sin dalle scuole elementari.Il lavoro delle società deve iniziare nelle scuole,devono essere organizzati campionati studenteschi,ogni scuola dovrebbe avere il proprio campo, che serva anche da aggregazione e senso di appartenenza.Possiamo organizzare il trofeo delle regioni,partecipare ai migliori tornei nazionali,ma senza un lavoro di qualità e senza campi dove allenare questi ragazzi, saremo sempre relegati nei bassifondi del basket nazionale.

Lo speciale di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com

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