Serie B - VIOLASlider

MECACCI:”CERTI AMORI NON FINISCONO FANNO DEI GIRI IMMENSI E POI RITORNANO”

Il saluto dell’ormai ex Coach della Viola fresco di firma per Cento in Serie B. Il coach toscano entra a pieno nella gloriosa storia della Viola Reggio Calabria.

Matteo Mecacci saluta così, sulle frequenze della radio ufficiale del club nero-arancio Antenna Febea ai microfoni di Federico Minniti.

“Spero vivamente di ritornare a Reggio Calabria.

Se Luca Gallo prende la Viola comunque sia sarà mia premura rispettare il fioretto con la mia camminata dal Lungomare a Gambarie.

Mi auguro che questa cosa accada per dare alla tifoseria, alla gente quello che merita, quella prospettiva di stabilità che serve a Reggio Calabria.

Per quanto riguarda il discorso Cento ho dovuto fare una scelta provando a vedere cosa accadeva a Reggio: in questo momento non sussistono condizioni necessarie per potere aspettare ancora.

Mi dispiace ma in questo momento la mia scelta è una scelta professionale.

Tutto quello che abbiamo trascorso non si cancella.

Mi rimane una ferita aperta e mi auguro che questo sia solo un arrivederci.

Sicuramente è un arrivederci brevissimo perché ritornerà quanto prima a Reggio perché ho vissuto piacevolmente in questa città.

Spero sia un arrivederci professionale ma auguro alla Viola di non dover aspettare il mio ritorno per ritrovare la ribalta nazionale che merita per il prestigio che porta con se”.

Cento?

“Continua il mio pellegrinaggio nelle piazze storiche del basket. Cento è ormai una realtà consolidata del panorama cestistico nazionale.

Due anni fa aveva firmato la promozione in A2 ed è retrocessa nella passata stagione.

I dirigenti vogliono vincere il campionato.

Questa è stata la decisione determinante.

La loro voglia di riscatto unita alla mia incazzatura permanente per l’epilogo del campionato scorso”.

Il progetto Gallo?

“C’ho creduto nelle prime settimane.

Si parla di qualcosa di molto serio sotto tutti i punti di vista.

Ho capito che ci sarebbero stati dei primi rallentamenti come è normale quando non c’è niente: la cosa evidente è che la Viola al momento non esiste.

Esiste un codice Fip ma la nuova società, qualunque campionato disputerà è ancora un progetto che deve partire e strutturarsi.

Ci vuole del tempo: mi auguro che non ne venga perso ulteriore di tempo.

AL 30 di Giugno scadono i termini per le iscrizioni se sarà Wild Card, Acquisizione o ripartenza dovendo strutturare una nuova società che al momento non ha una figura che dovrà fare da raccordo deve tenere conto del tempo.

Io non ho più niente da guadagnarci: spero che si sbrighino.

Voglio rispettare il fioretto che avevo fatto”.

Il rapporto con Reggio Calabria

“Dal punto di vista umano si sono creati dei rapporti di stima, affetto ed amicizia che non si cancellano.

Ricordi che porterò con me sempre.

Per quanto riguarda l’aspetto sportivo credo che i risultati testimoniano la bontà del lavoro svolto dallo staff e dalla squadra: squadra che non ha avuto la possibilità di essere padrona del proprio destino. Siamo usciti dal Playoff vincendo.

Dal punto di vista professionale è stata una stagione “palestra di Vita”.

Rimane dentro quella forza che ci siamo dati vicendevolmente: siamo stati soli, successivamente non siamo stati più soli  ma siamo stati affiancati da persone che ci tenevano come i tifosi ed il Trust, ed infine, da persone poco raccomandabili di cui non voglio parlare che ci hanno fatto capire che c’è il bello ed il brutto nel mondo”.

Il saluto –  “L’abbraccio virtuale che mando ai tifosi reggini è immenso ma sono sicuro che non può bastare per testimoniare quello che provo per loro.

L’aupicio da tifoso della Viola è che la squadra riesca a strutturarsi e possa ritornare ad essere una società credibile, seria che abbia la stabilità che merita.

Solamente attraverso la programmazione si ottengono i risultati.

Spero che i risultati arrivino in fretta ma non voglio mai vedere passi più lunghi della gamba.

Spero sia un arrivederci, lascio un pezzo di cuore.

Con molto meno curriculum rispetto ai miei predecessori ma mi auguro che possa toccare anche a me un “Come Back” a Reggio.

Ecco l’intervista integrale:

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