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MOMENTI CALDI E DECISIVI IN NERO-ARANCIO: PALLACANESTRO VIOLA RIFLETTA CON CAUTELA

Perché non scriviamo più niente del closing? 

Stiamo osservando con estrema diffidenza, curiosità e tanti dubbi gli ultimi accadimenti.

Partiamo da un concetto: il Dottor Carmelo Laganà va salvaguardato.

La sua persona, il suo impegno (economico, morale e non solo) così come andrebbero salvaguardati i valori nero-arancio calpestati troppo spesso.

La trattativa in corso della quale vi avevamo accennato?  Finora solo tweet ed aggiornamenti via social, proposte inviate a mezzo PEC sulle quali la giovane società neroarancio, al momento, non si esprime pubblicamente ma, anche giustamente, solo con l’interlocutore. 

La teatralità del tutto non ci convince e non solo quella.

Ha scritto bene un tifoso della community: “Le trattative non si fanno su Internet”.

Sono in corso verifiche sulla serietà della proposta? Ne siamo sicuri.

Presupponiamo di sì e siamo anche consapevoli che l’integrità morale del management reggino è insuperabile, così come da statuto della giovane società Pallacanestro Viola.

 

Questa terra non ha bisogno di intermediari, ha bisogno di persone serie.

Quel che è certo è che la Pallacanestro Viola, dopo la gestione Laganà, non merita di cadere nelle mani di proprietà non adatte.

Domani sarà tempo della riunione dei soci della Pallacanestro Viola per discutere degli ultimi accadimenti.

Non ci sono i presupposti per la conclusione? 

Non si avvicinano nuovi imprenditori? 

Pallacanestro Viola nasce non per portare il grande basket a Reggio o il basket nazionale, nasce ed esiste per onorare i colori nero-arancio. Sbagliamo?

Se dunque non ci sarà l’imprenditore giusto, gli sponsor giusti, toccherà ripartire, non deprimersi e non fare tragedie.

Che sia CSI, Serie D, Promozione, o Minibasket, poco importa…

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