SliderStory

NEL SEGNO DI MASSIMO MAZZETTO

Massimo Mazzetto era un ragazzo straordinario, aveva 21 anni ed era un talento assoluto della Viola e della pallacanestro italiana.

La sera del 17 Giugno 1986 Massimo aveva fretta di tornare a casa in via Reggio Campi, per vedere Italia-Francia dei Mondiali di calcio ’86.

A casa non ci arrivò mai.

Per evitare un autobus che arrivava in direzione contraria fece un salto su un muretto senza ringhiera ma perse l’equilibrio e cadde tragicamente da un’altezza di circa nove metri. Morì il giorno successivo.

Oltre al centro sportivo Viola,alla statua “Il Dono” presente sul Lungomare Falcomatà, da sei anni  la via di Reggio Calabria in cui Massimo perse la vita è per sempre “Salita Massimo Mazzetto“.

Questo è un estratto di una sua lettera che esprime al meglio la straordinarietà di Massimo:

“…poi c’è un valore non facile da spiegare, che non riesco a capire se sia una cosa genetica o se sia un insieme di tutti i valori in cui credo: il rispetto, l’amore, la gioia per la mia attività. Io amo quando gioco, mi diverto, rispetto chi ho davanti, arrivo ad essere amico dell’avversario, avendone, però, la convinzione di batterlo; certe volte penso di essere drogato di basket, ma i drogati non amano quello che fanno. Forse è il mio modo di vivere, è il mio stile, è la mia vita.”

L’iniziativa fu promossa dal Rotary di Reggio Calabria Nord registrando la presenza di autentici miti del basket italiano come il compianto Giudice Peppino Viola.

 

 

Show Buttons
Hide Buttons