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OGGI COME ALLORA, NEL SEGNO DELLA PALLACANESTRO E NEL RICORDO DI PASQUALE MEDURI

L’8 di giugno di 25 anni fa, tanti, probabilmente troppi, il basket reggino perdeva una sua figura cardine.

E’ stato il Presidente del Cap Reggio del Prof. Melara, prendendo le redini dal Giudice Tuccio in un club, da sempre nelle sue mani operative e lungimiranti.

Pasquale Meduri ha lasciato il segno, un segno umano e cestistico che, potete trovare spesso e volentieri all’interno delle nostre interviste storiche.

Il Cap Reggio fù una bellissima realtà:una fucina di talenti, innovativa, con tanto di sinergie con le squadre di confine ed oltre il confine, capace di formare uomini importanti e basilari nella storia della città di Reggio e della regione Calabria in genere.

Una società capace di volare nella vecchia B Nazionale, impresa che, all’epoca era tutto tranne che facile.

Pazzesco, considerare che, a distanza di 25 anni, un emozionato Vincenzo Meduri, secondo genito di Pasquale(Maria Pia è anche lei una passionale della palla a spicchi ed Ufficiale di Campo Nazionale da tanti anni ormai) fosse in campo, da playmaker, come sempre e da sempre, guidando la Reghion,come quando sul finire del millennio vestiva quella canotta verde, che, nonostante i suoi voli nel basket nazionale successivamente gli è sempre stata tatuata addosso.

Coincidenza? Probabile, ma la dedica dal maestoso regista della Reghion è tutta per un papà speciale, andato via troppo presto ma rimasto nel cuore di tutti.

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