Giovanili

SPORT, INTEGRAZIONE SOCIALE E PLAYGROUND

L’iniziativa del Pgs, leggete cosa è successo a Reggio Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la missiva di Demetrio Geria.

Da Ragazzo abitavo in via Italia è ricordo che quando volevamo fare due tiri a Basket non dovevamo per forza pagare per l’affitto di un’ora, oppure fare parte di quella o di questa società sportiva, in città esistono pochissimi luoghi di aggregazione, campetti liberi dove i ragazzi si possano incontrare e giocare per ore per poi lasciarsi a fine serata con la domanda: “chi porta il pallone domani?” altri tempi che è bene ritornino visto le comune lamentele genitoriali verso i figli che troppo tempo passano d’avanti la playstation.
Oggi non è più cosi purtroppo; vuoi per il degrado di questi spazi verdi ormai lasciati all’abbandono totale, vuoi perché a causa di carenze strutturali, il voler giocare a basket è diventato per molti un lusso. Tutto questo, nel tempo, ha portato i ragazzi (parlo sia da padre che da all’educatore) a ripiegare su soluzioni alternative di svago che poco spazio lasciano ad un effettivo salutare divertimento e anzi portano sempre più ad una sorta di isolamento e chiusura, è per questo che quando la P.G.S. (Polisportive Giovanili Salesiane) mi ha proposto di aderire ad un progetto nazionale che mira, attraverso lo sport nella formula del “3on3 di Basket” appunto, alla integrazione sociale per il recupero di luoghi di aggregazione per i giovani immigrati di 2^ generazione sono stato felice di poter tentare a portarlo avanti.
Pertanto domenica 17 aprile 2016 si è svolto il primo incontro di tale progetto al quale hanno aderito 20 giovani tra italiani e italiani di origini straniere che hanno disputato un mini torneo a suon di canestri presso uno dei pochi, se non l’unico, campetto libero della città ubicato presso un parchetto giochi in una salita del Viale Calabria alla VII traversa.
Cinque le squadre formatesi sul posto tra ragazzi appartenenti a diverse societa’ e non quali “NUOVO BASKET SOCCORSO”, “BASKET PELLARO” e “REDHAWKS CAMPOCALABRO “ che hanno disputato diverse partite tra le quali si è distinta quella dei “BLACK MAMBA” seguita dai “3 PUNTI”, ma che a prescindere dalla competizione sportiva, ha reso la giornata davvero divertente e speciale. In tal senso l’attività sportiva è particolarmente efficace per favorire percorsi di integrazione e inclusione sociale tra i ragazzi italiani e stranieri anche se di seconda generazione. La giornata oltre alla presenza del sottoscritto e di qualche genitore che ha dato una mano nella gestione logistica, ha avuto anche la presenza di due figure importanti del Basket Reggino: l’allenatore benemerito Pietro Modafferi meglio conosciuto da tutti come “BEBO” e dell’istruttore Gira Umberto. Nella certezza che valorizzare e promuovere la pratica sportiva come fattore di aggregazione significhi anche fare in modo che lo sport diventi elemento di vivibilità della nostra città e fiduciosi nella sana efficacia di questa iniziativa, Vi invitiamo a partecipare alla seconda giornata che si terrà in Piazza Chiesa presso Campo Calabro (RC) giorno 14 maggio 2016.
Un saluto, a presto

Geria Demetrio
(Alleducatore del centro Minibasket
“pgs Oradonbosco” di Modena (RC)

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