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TORNEO DI FONDI:LA CALABRIA NE HA PRESI 108 DAL LAZIO,67 DALLA CAMPANIA E 59 DALLA PUGLIA.

Si è conclusa la Coppa Lazio: manifestazione giovanile che si è disputata a Fondi, Città Europea dello Sport.

Era da tanto tempo, prima della pandemia, che, una selezione calabrese non aveva la possibilità di affrontare selezioni speculari di altre regioni:

Partiamo dai risultati della selezione della Calabria dei 2008.

55 a 114 contro la Puglia.

40 a 148 contro Lazio

49 a 116 contro la Campania.

Che la nostra regione fosse in un momento critico, non c’era dubbio.

A tutti i livelli, in tutte le sue componenti.

E’ troppo facile sparare sulla “crocerossa” ma, probabilmente sarebbe utile ascoltare il parere degli addetti ai lavori, di chi ci vuole mettere la faccia, senza la paura di essere etichettati anche perchè,la verità è che siamo tutti sulla stessa barca, barca che purtroppo, sembra sempre più alla deriva.

Noi, qualche idea, proviamo a metterla in campo.

 

Una premessa: Innanzitutto, i ragazzi, nonostante la mortificante esperienza cestistica, si sono divertiti, hanno fatto gruppo ed è già un gran bel traguardo.

Attaccare lo staff tecnico sarebbe da pazzi:con uno scarto del genere, neanche Phil Jackson avrebbe fatto miracoli.

E’ stato premiato il promettente Christian Lucia della Ccb, come migliore dei suoi ma, qualche riflessione va fatta, per essere il più possibile costruttivi e propositivi.

  1. Da sempre, in qualsiasi Trofeo delle Regioni, la Calabria ha subito scarti simili a quelli sopra citati. Anche gruppi dai quali, successivamente sono “usciti” giocatori di Serie A e Serie B, hanno sempre subito l’onda d’urto di selezioni, in quel momento molto più preparate. Attenzione,però:i giocatori sopra citati, seppur, come singoli, non hanno mai smesso  di allenarsi, anche d’estate, crescendo e lavorando sodo. Atleti come Carpanzano e Dell’Uomo, oggi a Montecatini, i fratelli Laganà, Adriana Cutrupi, Kenneth Viglianisi,Franco Gaetano, Antonio e Giovanna Smorto,Ion Lupusor(solo per fare qualche esempio) non sono piovuti dal cielo.Avevano,senza dubbio del grande potenziale ma non hanno mai smesso di lavorarci su.. 

2)Gli avversari, la rappresentativa del Lazio specialmente vincente 106 a 49 contro la Puglia, sembravano dei “marziani” rispetto ai nostri. Siamo sicuri che un paio di raduni bastino per poi confrontarsi con regioni di questo calibro? Siamo sicuri di no e chi organizza tutto il meccanismo progettuale dovrebbe pensarci bene. Chi si assume oneri ed onori di un incarico federale, a tutti i livelli, dai Referenti Tecnici, a quelli fisici, passando per i responsabili Minibasket dovrebbero avere chiaro l’obiettivo.Se poi l’obiettivo è già, quello di essere sconfitti in partenza, sinceramente, non lo accettiamo.E’ inquietante vedere allenatori “auto-convocati”. Ci sono belle persone e belle qualità in giro per la regione, se hanno rifiutato, domandiamoci il perchè, se non sono stati convocati, facciamoci due domande.

3)La cura:Non è assolutamente vero che le altre regioni non si sono preparate come si deve(non con una paio di raduni prima di partire) prima della Coppa Lazio. I padroni di casa, ad esempio, da quel che trapela, hanno un osservatore specifico che monitora i vari prospetti ed è dal mese di Settembre che avvengono, regolarmente raduni su raduni. Il primo sbaglio da curare, dunque, è quello di esser partiti troppo tardi, inspiegabilmente.Insomma, partecipare in tal maniera alla Coppa Lazio, potrebbe ricordare lo studente universitario che pensa di potersi portare “a casa” una materia “pesante”, studiando 3 giorni prima.

4)E’ ovvio che, la Calabria, a causa dei numeri delle proprie Scuole di Basket, inclusi i numeri ridotti dei tesserati sia inferiore alle tre contenders. Non sarebbe stato meglio partecipare ad un torneo con Basilicata,Molise ed Abruzzo (ad esempio) per evitare mortificazioni(specialmente per i ragazzi) ed un meno 108 assurdo?

5)Capitolo allenamenti? Non sarebbe il caso di istituire una “Task-Force” regionale in ambito Maschile e Femminile(a tal proposito, dopo la giornata azzurra, con Giovanni Lucchesi, ci siamo fermati? Ci rivediamo tra un paio d’anni? Come funziona?)., eliminando completamente il folkloristico sistema dell’autoconvocazione, per lavorare su gruppi ristretti di atleti, farli confrontare e migliorare insieme? (È anche vero che la Calabria, stretta e lunga, con tanti chilometri da percorrere, e con i campionati in corso impone dei sacrifici veri a squadre,famiglie ed atleti).

6)Capitolo settori giovanili: Nella stagione in corso, solo due formazioni hanno scelto di partecipare ai campionati d’Eccellenza. Season in grado, grazie al confronto di far crescere i propri atleti. Entrambe le formazioni, Botteghelle e Catanzaro hanno partecipato, non demeritando al campionato Under 17. E’ possibile che in regione, nessun’altra abbia la forza e la voglia di provarci? Anche da li può crescere la qualità del basket giovanile di Calabria.

7)Attività giovanile: siamo sicuri che il lavoro svolto nelle Scuole di Basket regionali stia procedendo sulla strada giusta? Ricordiamoci sempre che, chi scende in campo nelle rappresentative, come se parlassimo della Nazionale di Calcio, sono, o dovrebbero essere i migliori atleti della regione di quell’annata.Da quel che ci perviene, nelle Scuole di Basket attive sul territorio ci raccontano di zone 2-3 o improbabili 1-2-1-1 chiuse dentro l’area in Under 14.Chi dovrebbe monitorare o provare a dare qualche consiglio alle società che magari, stanno sbagliando strada? E’ vero che “a casa propria”, ognuno fa quel che vuole, ma l’unità regionale, anche dal punto di vista tecnico potrebbe essere un plus. E’ solo un sogno?

8)La Coppa Lazio è stata giocata dai classe 2008. Sono iniziati, repentinamente, i raduni dei 2009, per farsi trovare pronti per il raduno di Maggio con Coach Capobianco. Non sarebbe il caso, all’interno della Task Force Regionale,di iniziare un lavoro di preparazione rivolto al futuro, ai classe 2010,11 ecc.?

9)Minibasket. In teoria, in regione, dovremmo avere dei “luminari” con incarichi altisonanti,anche a livello nazionale. In realtà, qualsiasi tipo di allenatore di settore giovanile “si lamenta” giornalmente della qualità dei ragazzi usciti dal Minibasket,in tutte le province, ogni giorno.Si sta percorrendo,anche in questo senso, la strada corretta? I principi base della pallacanestro, i fondamentali, vengono approfonditi per i più piccolini o ci si dedica esclusivamente al divertimento ed al far sudare “la maglietta”?

E’ vero che in questo momento, la Federazione, ha bisogno di tessere, e deve essere il più possibile inclusiva ma, siamo sicuri che la qualità di allenatori ed istruttori promossi o attivi da anni sia aggiornata e sulla strada corretta.Considerati i punti precedenti qualche dubbio ci viene. Stiamo apprendendo a tal proposito di fenomeni di dispersione dovute a costi e modi formativi o di liste su liste di partecipanti, tutti ammessi. E’ corretto?

10.L’ultimo punto, probabilmente è il problema di sempre che va a camminare pari -passo con la crisi del basket regionale.Le strutture. Troppo facile affermare che senza il Pianeta Viola “Massimo Mazzetto”, il movimento abbia perso una buona fetta di possibilità di crescere.Tocca alla Fip Calabria “farsi sentire” a tutti i livelli, in tutte le province, tocca alla società, allo stesso modo, rispettare accordi presi con gli Enti per le strutture ed agire con correttezza.

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