Tre cose per vincere,ecco la ricetta di D’Arrigo

 

 

Una nuova annata:una squadra giovane,tanti stimoli,quali sono gli auspici per questo campionato?

Gli auspici sono quelli di ogni anno e cioè di far bene. Gli stimoli invece cambiano sempre a seconda della squadra che si costruisce. Quest’anno abbiamo una squadra giovane e lo stimolo principale e cercare di lavorare con  questi ragazzi per farli migliorare in diversi aspetti del gioco.

 

Girone con tante nuove protagoniste:cambiamenti in meglio o in peggio?

Rispetto agli ultimi 2 anni secondo me in meglio. Ci sono ovviamente squadre che partono con vantaggi rispetto ad altre ma al momento, sulla carta, non c’è nessuna “ammazza-campionato” e nessuna squadra materasso.

 

Primi giorni di allenamento:come sta andando?

Abbastanza bene. I primi giorni di preparazione per una squadra nuova sono soprattutto giorni di conoscenza cestistica tra compagni e staff in generale. La squadra non è ancora completa ma l’ossatura principale è già formata e i ragazzi stanno lavorando sodo sia con me che con Roberta Vozza,la nostra preparatrice, in situazioni anche particolari visti gli sforzi e i lavori della società per mettere in moto il nuovo Botteghelle. L’unico rammarico di questi giorni è vedere la faccia un po’ triste di Claudio Vozza che ha fatto 2 allenamenti e si è fermato:Sono sicuro che lo vedremo sorridere tra pochi giorni.

 

Un’unica conferma al momento:Sebastiano Grasso.Da Coach hai qualcosa da dire ai protagonisti della passata stagione?

 

Parlare di Sebastiano a Reggio come giocatore è inutile: tutti lo conoscono. Lui è semplicemente il capitano di questa squadra e sarà fondamentale non solo per il campionato ma anche per far vedere a questi ragazzi come gioca e come si comporta un professionista. Ai ragazzi dello scorso anno l’unica cosa che posso dire è che  per me sono stati tutti veramente professionali in una stagione tribolata per gli infortuni.

L’annata scorsa non è stata certo facile ma come ho detto loro si sono sempre fatti in quattro anche quando ci si allenava in sei: appena mi sistemo a Reggio li chiamo per pagargli una birra.

 

Arriva un tuo “fedelissimo” ai tempi dell’Amatori il three pointer Carnazza. L’input del suo ingaggio è partito da te?

 

Carnazza lo conosco da ragazzino. L’ho visto fare 2 anni di panchina fissa senza mai lamentarsi un secondo. Non si lamenta mai con gli arbitri, l’ho lanciato titolare al mio primo anno da CapoAllenatore e si è fatto trovare subito pronto. Per il rapporto “qualità-prezzo” era un’occasione e la società non se l’è fatto scappare

 

Al momento ed esclusivamente sulla carta dove collochi la nuova Redel?

 

La collocazione di una squadra è data esclusivamente da 3 cose: la fame dei giocatori, la fame dell’allenatore e il lavoro. buon basket a tutti.

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